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Distillato di Cinologia n. 70
Il trotto di resistenza (3ª parte)

  7 giugno 2020 Banner trotto resistente 3

Distillato cinologiaIl trotto di resistenza (3ª parte)

 

Una «pillola» di Funzionalità e, più precisamente, di dinamica delle andature. Sul tema dei movimenti del trotto resistente.

 

Le vistose andature da esposizione, sia nei cani che nei cavalli, non sono mai efficienti dal punto di vista energetico, ne intendono esserlo. Tali andature sembrano simulare in parte rituali di corteggiamento.

 

Nonostante pochissime razze eseguano alle esposizioni una andatura efficiente dal punto di vista energetico, nondimeno si dovrebbe essere in grado di riconoscerne una quando capita.

 

La lunghezza del passo di una gamba anteriore (la distanza dal punto di sollevamento al punto di appoggio della stessa zampa) durante il trotto regolare (non il trotto volante) non dovrebbe mai superare l’altezza del cane al garrese; usualmente è assai vicina al 90% di questa altezza. La lunghezza del passo di una gamba posteriore è spesso più corta di quella del passo della gamba anteriore di circa il 5%-10%. Dal momento che la distanza del passo è difficile da giudicare, giudicare la lunghezza del passo trasverso (cross step) dà migliori risultati. Il passo trasverso della gamba anteriore non dovrebbe mai essere più dell’altezza al garrese, ed è generalmente circa il 10% in meno.

 

La forma più indesiderabile di passo è quella con eccessiva distensione dell’appoggio in avanti (distensione al momento in cui la zampa viene appoggiata). La zampa dovrebbe appoggiarsi direttamente sotto o quasi all’orecchio, con una certa variazione dovuta alla lunghezza del collo.

 

Un passo desiderabile è uno con una lunga estensione all’indietro durante il periodo in cui la zampa rimane sul terreno. Questo significa che la zampa anteriore dovrebbe estendersi all’indietro un poco oltre la metà del corpo del cane e la zampa posteriore venendo in avanti dovrebbe appoggiarsi in prossimità della metà del corpo.

 

L’altezza a cui la zampa viene sollevata dal terreno non dovrebbe mai essere maggiore dell’altezza dell’articolazione del pastorale in posizione ferma. Questo movimento della gamba non è eccitante da osservare alle esposizioni, ma è efficiente per fornire resistenza.

 

Sebbene esista sempre un certo movimento di saliscendi dell’intero corpo, per il trotto di resistenza il minimo è desiderabile, sebbene non sia mai del tutto assente. La maggior parte dei coyote che trottano hanno un movimento di saliscendi della linea superiore meglio osservabile di quello della linea superiore dei cani domestici o che si vede nei sciacalli.

 

Dalle osservazioni fatte da Gambaryan, animali buoni galoppatori hanno più movimento di saliscendi del corpo di quanto abbiano dei buoni trottatori.

 

I coyote hanno gambe più lunghe degli sciacalli e sono anche alquanto migliori galoppatori. Nel trotto di resistenza un attimo dopo che la zampa anteriore è stata sollevata dal terreno, la zampa si ribalta in aria all’indietro sino all’altezza dell’articolazione del pastorale in posizione ferma. Dopo che la zampa anteriore raggiunge questa altezza e il pastorale è parallelo con il terreno la zampa dovrebbe spostarsi in avanti parallelamente al terreno (senza alzarsi o abbassarsi). Ciò significa che nella prima parte del movimento del pastorale, questo sarà leggermente più di 90 gradi con l’avambraccio e inizierà a muoversi in avanti parallelo o quasi parallelo con il terreno. Come la zampa anteriore avanza ulteriormente in avanti, specialmente quando è davanti alla scapola, l’articolazione del pastorale si raddrizzerà gradualmente sino a che, alla massima distensione in avanti della zampa, l’articolazione del pastorale diviene diritta o leggermente iperestesa. Quindi, la zampa viene retratta verso il corpo e appoggiata quasi sotto l’occhio o l’orecchio del cane, dipendendo dalla lunghezza del collo.

 

Dai test sulle lastre a pressione, più corta è la distensione in avanti della zampa al momento dell’appoggio, e meglio è, ma tutta la distensione in avanti non può essere eliminata al momento dell’appoggio; se ciò fosse il cane cadrebbe in avanti. La velocità della zampa verso il corpo nel momento dell’appoggio deve essere uguale alla velocità in avanti del corpo, altrimenti si verificherà un passo sbattuto (pounding). Non deve essere presente movimento falciante (daisy clipping, zampa che sfiora il terreno; se ne parlerà più in dettaglio in post futuri) della zampa anteriore.

 

Nel momento in cui il braccio viene in avanti, raramente presenta una inclinazione in avanti durante il trotto o il galoppo.

 

Nel momento dell’estrema distensione della gamba anteriore, il margine anteriore del braccio è quasi verticale.

 

I muscoli gran dorsale e pettorale profondo trattengono il braccio dall’oscillare ulteriormente in avanti.

 

La distensione in avanti della gamba posteriore non dovrebbe superare completamente la metà del corpo e l’estensione posteriore dovrebbe essere lunga mentre la zampa sta sul terreno.

 

Nel movimento di accompagnamento della gamba posteriore la zampa non dovrebbe raggiungere una altezza superiore all’articolazione del pastorale in posizione ferma: generalmente è minore.

 

Quando viene in avanti la zampa posteriore ha un percorso discendente e si appoggia in linea con il piede anteriore. A velocità lente la zampa posteriore si appoggia dietro la zampa anteriore. A velocità più alte la zampa posteriore si appoggia sotto la zampa anteriore un momento dopo che quest’ultima si è ribaltata in aria.

 

I cani selvaggi raramente trottano a una velocità eccessiva come quella vista nei ring di esposizione, perché come la velocità aumenta, l’andatura viene cambiata con un lento galoppo o un canter così da ridurre le richieste energetiche. Raramente si riscontra il sopravanzamento laterale (overreaching; se ne parlerà più in dettaglio in post futuri), ma se viene raggiunta una alta velocità di trotto, il sopravanzamento laterale è spesso presente come può essere visto in filmati di sciacalli o coyote al trotto.

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Licaone al trotto (primo da sinistra nell’illustrazione in testata). La misura effettiva dell’arto anteriore è più lunga di quella dietro con il risultato che il passo anteriore risulta più lungo di quello posteriore. Il momento migliore per giudicare la qualità del trotto è nel momento in cui tutte quattro le zampe sono sul terreno, appena prima dell’inizio del periodo di volo. La distanza «S» viene chiamata «passo trasverso» (cross step). La zampa anteriore della maggior parte delle razze si appoggia sul terreno direttamente sotto l’orecchio. Il passo degli arti anteriori in genere è leggermente più lungo del passo degli arti posteriori, come si può rilevare al meglio quando le zampe sono nella posizione illustrata sopra. La zampa posteriore si estende dietro l’articolazione dell’anca di più di quanto si distenda davanti alla stessa articolazione. Nel momento di massima estensione in avanti della zampa anteriore, la zampa si trova all’incirca sotto il naso del cane.

 

Sciacallo al trotto (secondo da sinistra nell’illustrazione in testata). La zampa anteriore si sta appoggiando direttamente sotto l’orecchio. Due zampe sono sul terreno e due in aria, ma, nel trotto gli arti diagonali non sono sempre in perfetta cadenza. La distanza tra le due zampe anteriori è leggermente minore dell’altezza al garrese, e spesso si nota un leggero sopravanzamento.

 

Sciacallo al trotto (a destra in alto nell’illustrazione in testata). Immediatamente dopo che una zampa anteriore si è staccata dal terreno, si ribalta in posizione parallela al terreno. Si noti in questa e altre fotografie che raramente il braccio si porta in avanti oltre la verticale, rimanendo quasi verticale sia al trotto che al galoppo. La distensione in avanti della zampa è consentita dalla piegatura al gomito.

 

Sciacallo al trotto (a destra i basso nell’illustrazione in testata). Se un cane trotta velocemente, le zampe spesso vanno in sopravanzamento. Si può verificare un trotto volante in qualsiasi razza che sia in grado di trottare velocemente. La distanza fra le zampe anteriori confrontata con la distanza fra le zampe posteriori non è uguale e spesso si verifica nel trotto. Il braccio rimane verticale anche nel momento di massima distensione della zampa anteriore.

 

Le gambe, osservate mentre si allontanano, sono in colonna diritta e si muovono avanti e indietro in un unico piano (single plane motion) con zampe in single tracking o quasi-single tracking.

 

Molto spesso il margine interno delle orme delle zampe anteriori e posteriori formano una linea diritta e questa è ritenuta la cosa più efficiente da parte della maggioranza degli espositori. Cosa sia più efficiente, se il single tracking o il quasi-single tracking, non è stato provato da test accettabili. La lunghezza del collo, la taglia della testa o la forma della coda hanno poca influenza sull’efficienza del trotto, ma sono di considerevole importanza nello stabilire il tipo.

 

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[Brown, Curtis Maitland. Dog Locomotion and Gait Analysis. Wheat Ridge: Hoflin Publishing Ltd., 1986 – Canton, Mario. Princìpi di Locomozione. Porto Viro: Antonio Crepaldi Editore, 2013 – Howell, A. Brazier. Speed in Animals. Their Specialization for Running and Leaping. New York: Hafner Publishing, 1944 – Gambaryan, Petr Petrovich. How Mammals Run. Jerusalem (New York): Keter Publishing House Ltd. (John Wiley & Sons), 1974]

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Saluti a tutti e a rileggerci presto.