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Distillato di Cinologia n. 16
Movimento di saliscendi al trotto

  13 aprile 2020 Banner distillati cinofilia

Distillato cinologiaMovimento di saliscendi al trotto

Una «pillola» di Movimento e, più precisamente, di Locomozione. Sul tema del movimento di saliscendi al trotto.

Movimento di saliscendi durante il trotto

Durante il trotto il corpo di tutti i cani si muove su e giù, con un certo piegamento verticale o effetto di cavallo a dondolo. L’entità del fenomeno dipende dalla destinazione funzionale della razza. I trottatori superiori per resistenza ne dimostrano poco; i galoppatori superiori ne hanno una maggiore quantità; il massimo lo dimostrano i cani costruiti per cacciare selvaggina in salita.

 

Saliscendi al trottoLa figura a lato è un grafico preparato con misurazioni effettuate su filmati al rallentatore con lo scopo di evidenziare il saliscendi della linea superiore durante il trotto senza piegamento verticale del corpo. L’entità del movimento di saliscendi è un po’ esagerata sul grafico per sottolineare lo sviluppo del movimento.

 

Il punto più alto a cui si solleva il corpo è quello in cui la zampa posteriore termina la spinta o, nel trotto volante, leggermente dopo. Il punto più basso raggiunto dal corpo è quello in cui la zampa anteriore è direttamente sotto la scapola. Si noti che al passo il saliscendi del corpo è tale che la massima elevazione avviene nel momento in cui la zampa è direttamente sotto la scapola (l’opposto di quanto accade nel trotto).

 

L’effettivo saliscendi misurato per cani trottatori medi è di circa 2 cm (Brown), ma questo è variabile da razza a razza. Per cani ottimi trottatori il saliscendi è difficile da vedere senza la presenza di una linea di riferimento dietro il cane. Il saliscendi di buoni cani galoppatori (Greyhound, ecc.) dovrebbe essere visibile nel ring di esposizione. Se non lo è, il soggetto è probabilmente migliore come trottatore che come galoppatore. Il medesimo grado di saliscendi trovato nei trottatori non è un punto a favore dei galoppatori (la quantità di saliscendi in vari animali è ben dettagliata nel testo di Gambaryan, How Mammals Run).

 

Cani superiori galoppatori hanno maggior saliscendi al trotto di quanto non ne abbiano al galoppo.Cani superiori trottatori hanno un maggior saliscendi al galoppo di quanto non ne abbiano al trotto.

 

Gli animali che abitano nelle foreste e quelli che eccellono nel movimento in salita hanno un massimo movimento di saliscendi al trotto e molto poco al galoppo (Afgani del tipo da montagna).

 

Si deve vigorosamente evidenziare che l’entità del movimento di saliscendi durante il trotto non è un criterio della fluidità della prestazione di un soggetto. Un cane può avere maggior saliscendi di un altro e nonostante ciò muoversi su e giù in maniera morbida, anche più di quello che fa un soggetto con minor movimento di saliscendi. L’asprezza di un’andatura viene individuata attraverso i movimenti a scatti, i sobbalzi del pelo e le vibrazioni stridenti. Solo perché un Greyhound dovrebbe avere un po’ più di saliscendi di un cane costruito per il trotto non significa che debba avere una andatura ruvida. Le due cose non sono correlate.

 

Quindi – sintetizzando – tutti i cani al trotto presentano un saliscendi della linea superiore. L’entità del saliscendi varia, dipendendo dalla funzione della razza. Trottatori resistenti ne dovrebbero avere un minimo, mentre i corridori in salita (pecore, capre) dovrebbero esibirne il massimo. In alcune razze, il minimo non è desiderabile. Il grafico sopra descrive come si svolge il saliscendi (lo spostamento verticale è un po’ esagerato per evidenziarne i dettagli). La massima elevazione si verifica quando il cane è nella posizione più lontana di spinta (o leggermente dopo nel trotto volante). La minima elevazione si verifica quando la zampa è direttamente sotto la scapola, che è esattamente il contrario di quanto ci si potrebbe aspettare. In questo ciclo, l’energia in caduta non viene riciclata per assistere la velocità in avanti.

 

 

[Canton, Mario. Pricìpi di locomozione. Porto Viro: Antonio Crepaldi Editore, 2013 — Gambaryan, Petr Petrovich. How Mammals Run. Jerusalem (New York): Keter Publishing House Ltd. (John Wiley & Sons), 1974]

 

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Saluti a tutti e a rileggerci presto.