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Testi classici della Cinologia n. 5
Giudicare in esposizione di Piero Renai della Rena

  20 maggio 2020 Banner Renai

Distillato cinologiaL’autore e l’opera

 

Proseguendo con questa rubrica estemporanea sulle opere di cinologia considerate dei «classici» della letteratura di genere parlerò qui di «Giudicare in esposizione» di Piero Renai della Rena, anche questo uno dei testi di cinologia famosi e diffusi in Italia.

 

Piero Renai della Rena era un militare, giudice Enci e allevatore – tra l’altro – di Boxer e Whippet con l’affisso «di Farneto». È morto nel 2010. Tra le sue abilità quella di disegnatore è stata impiegata per illustrare non solo le sue opere ma anche quelle di altri, segnatamente quelle di Franco Bonetti («Zoognostica del cane» e «Il Boxer»), di cui abbiamo scritto in un altro post. Suo il logo originale del Club del Levriero, nota società specializzata italiana che tutela gran parte delle razze levriere.

 

Qui ci occupiamo del suo «Giudicare in esposizione», pubblicato dall’Editoriale Olimpia di Firenze nel 1979, con una ristampa nel 1982. Renai era autore anche di altre opere tra cui la più famosa «Levrieri», edita sempre con Olimpia; ma anche monografie di razza sull’alano, il boxer, il rottweiler, i cani nordici, il chow chow, i toy e alcune razze italiane da compagnia.

 

Il testo si apre con un exergo che riporta uno stralcio dell’allora vigente Regolamento ENCI per il Giudice delle manifestazioni (art. 2), che riportiamo di seguito:

 

«Giudice dell’ENCI è il Socio al quale il Consiglio Direttivo riconosce la capacità tecnica, la competenza specifica e l’autorità per procedere all’esame e alla valutazione dei soggetti concorrenti nelle manifestazioni canine».

 

Segue una introduzione dell’autore nella quale vie-ne spiegata la finalità del testo che si sostanzia, in estrema sintesi, in un passo dell’introduzione stessa, cioè «rendere comprensibile la logica del giudizio».

 

Tutti i disegni che illustrano l’opera (più di 130) – a conferma di quanto detto in precedenza – sono stati realizzati dall’autore medesimo.

 

I contenuti

 

Il testo è articolato in diversi capitoli, alcuni dei quali suddivisi a loro volta in sezioni.

 

Riportiamo di seguito la struttura dell’opera:

 

 

Nota finale

 

Ho conosciuto personalmente Piero Renai e mi riesce difficile dire qualcosa di distaccato su di lui che è stato uno dei più appassionati lettori delle mie prime opere.

 

Se c’è qualcosa che non si può dire del mitico «barone dei levrieri» (N.d.A.: forse non tutti sanno che era di casata nobile) è che mancasse di curiosità e voglia di apprendere e di capire.

 

Io me lo rivedo a Firenze – ormai quarant’anni fa – mentre andavamo a piedi da Via del Parione (allora sede del Gruppo Cinofilo Fiorentino) alla Trattoria da Angiolino in quel di Santo Spirito, discutendo del movimento dei levrieri e dei cavalli.

 

Con questo ricordo personale termino questa breve post, sperando che questa rubrica (Testi classici della cinologia italiana) sia utile a conservare una tradizione ed a creare nelle nuove generazioni cinofile un interesse per le radici della propria passione.

 

[Canton, Mario. Guida alle Fonti in Cinotecnia. Porto Viro: Antonio Crepaldi Editore, 2011 – Canton, Mario. Cinognostica classica. Porto Viro: Antonio Crepaldi Editore, 2017]

 

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Saluti a tutti e a rileggerci presto.