Libri & Natura Il sito di Mario Canton

Storia di un post esplosivo n. 3

  22 giugno 2020 Banner post esplosivo 3

Visti i precedenti che potete trovare qui e qui, bisognerebbe stavolta parlare di post a singulto o a scoppio ritardato. In questi giorni infatti è ripresa alla grande la condivisione di un innocuo post pubblicato quasi due mesi fa (il 30 aprile 2020).

 

Sarà stata sempre la quarantena da coronavirus, ma si è ripetuta, per l’ennesima volta, la faccenda del post esplosivo, che bloccattosi per un certo periodo oltre le 1.400 condivisioni e ora risalito di più di un centinaio nel giro di 24 ore (ora sta veleggiando oltre le 1.600).

 

Quello che stupisce è che la notizia non è certo una novità, trattandosi della presentazione di una mummia di cane situata al museo del Cairo, che lì si trova dai primi del 1900.

 

Il post, le cui illustrazioni riporto in testata, era originariamente così formulato:

 

Una levriera di 3.500 anni fa. Il cane di casa del faraone Amenhotep (1427 a.C.). È stata trovata mummificata con il suo collare, una ciotola d’acqua e una (sua) bottiglia di profumo.

 

Seguiva una breve ampliamento della didascalia, visto lo sconcertante successo del post (un centinaio di commenti e centinaia di condivisioni, da quasi tutti i contnenti), di questo tenore:

 

Non immaginavo tutto questo successo, per cui aggiungo qualche altra notizia. La mummia del cane è stata trovata in una tomba (la KV50) adiacente a quella di Amenhotep (la KV35) nella Valle dei Re a Tebe Ovest. Ora sta al Museo Egizio del Cairo. Il reperto è stato scoperto credo agli inizi del 1900 e nel 1941 rimase anche parecchio danneggiato da un incendio scoppiato nel museo e si salvò praticamente per caso. Altro non so.

 

Ne seguiva una ridda di ipotesi sul fatto che non fosse un levriero (fatto ben evidente, ovviamente per chi conosce «tecnicamente» i levrieri) ma un segugio. Inoltre dovevo fare una ulteriore appendice alla didascalia per tranquillizzare commentatori angosciati sul fatto che il cane fosse stato deliberatamente ucciso per seguire nell’oltretomba il proprietario, secondo non meglio precisati riti tribali, con questa precisazione:

 

— Sai se può essere morta di morte naturale oppure è stata uccisa per accompagnare il faraone?
— Di questa in particolare non saprei. I levrieri erano dei pet per i faraoni e venivano seppelliti in tombe adiacenti anche molto prima della morte dei padroni.
— Non capisco. Che vuol dire prima della morte del faraone? Erano animali sacri per loro? Li avrebbero uccisi?
— No alla loro morte naturale, che – ovviamente – spesso avveniva prima di quella del faraone, venivano già imbalsamati e messi nelle loro tombe, costruite vicino a quelle dei faraoni; per questo le tombe degli animali di casa erano spesso numerose e «circondavano» quella del loro padrone.

 

Più avanti si seppe che, in realtà le suppellettili (collare, boccetta, ciotola) non provenivano dalla tomba del cane (KV50) né da quella del faraone Amenhotep (KV35) bensì erano solo esposte vicino al cane nel museo del Cairo ma provenivano dalla tomba di Mahirpra (KV36) scoperta nel 1898 da Victor Loret.

 

Come nei casi precedenti un fenomeno di diffusione a macchia d’olio assolutamente inaspettato. Presumo che l’immagine possa anche essere curiosa, ma, come ripeto si tratta di una mummia esposta in un famoso museo ormai da un secolo: non certo uno scoop dell’ultima ora.

 

Le perplessità rimangono quelle dei post precedenti, in attesa che qualche esperto riesca a trovare spiegazioni che a me sfuggono su questo fenomeno. Fenomeno che continua a essere sorprendente e misterioso.