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Distillato di Cinologia n. 88
Il trotto nell’Afgano

  25 giugno 2020 Banner trotto Afgano

Distillato cinologiaIl trotto nell’Afgano

Una «pillola» di Funzionalità e, più precisamente, di analisi delle andature. Sul tema del trotto specifico dell’Afgano.

 

Alcuni dei primi Afgani introdotti in Occidente provenivano dalle regioni montagnose dell’Afghanistan ed erano stati selezionati per cacciare prede che tentavano la fuga correndo in salita o comunque su terreni collinari. Nel secondo standard inglese adottato (Bengston) era stata inclusa la seguente frase, che però non fu più riportata nelle stesure successive dello standard: «Lo scopo del cane è cacciare selvaggina su terreni molto accidentati e montagnosi in regioni con dirupi e burroni. Per questo, è necessario un cane compatto e corto piuttosto che un cane da corsa con lombi lunghi la cui primaria qualità è la velocità».

 

Questo tipo di attività su terreni di questo aspetto richiedono un tipo di galoppo da segugio, una costruzione quadrata e muscoli ben sviluppati per il salto in alto come si vede in molte capre selvatiche (vedi la figura centrale in questo post) e pecore. Con questa struttura, il trotto non mostrava una lunga falcata ed esibiva un passo trasverso corto con un visibile movimento di saliscendi della linea superiore, ma gli allevatori impararono presto che erano i cani con lunghe falcate che vincevano alle esposizioni.

 

Come si vede oggi nei ring di esposizione, ora abbiamo Afgani dalla lunga falcata che trottano in un maniera che è in contrasto rispetto a quella di un cane specializzato nel galoppo su pendii o terreni in piano. Il trotto esibito, bisogna ammetterlo, è piacevole da vedere, anche se assolutamente inutile per la funzione della razza.

 

Su molti filmati al rallentatore di Afgani da esposizione al galoppo – a quella che si ritiene alta velocità – i soggetti non esibivano il galoppo a doppia sospensione ed erano alquanto lenti in velocità su terreni pianeggianti (Brown). Dal momento che venivano tenuti per le esposizioni e non erano in buone condizioni per la corsa, forse questo è comprensibile. Il maggior difetto in questa razza (se può essere considerato un difetto in una razza tenuta quasi esclusivamente per le esposizioni) è che ai soggetti è raramente permesso di correre anche se la razza è stata selezionata per correre.

 

Tra quelli allenati per il coursing su lepre, molti presentano una prolungata sospensione in fase di distensione nel galoppo, ma quasi niente nella fase di raccolta (la fase di volo libero che segue alla spinta delle zampe anteriori).

 

Anche i cavalli hanno una fase di volo libero che segue la spinta del piede anteriore. I Greyhound possono avere una fase di volo libero che segue la spinta di ciascuna delle zampe posteriori.

 

Lo standard inglese dice semplicemente sotto la voce «Aspetto generale»: «L’andatura (quale andatura, trotto o galoppo, non è precisato) dell’Afgano dovrebbe essere sciolta ed elastica con uno stile di prim’ordine. L’aspetto complessivo del cane dovrebbe dare l’impressione di forza e dignità combinata a velocità e potenza».

 

Lo standard statunitense è più esplicito: «Andatura – Quando corre libero l’Afgano si muove al galoppo, mostrando grande elasticità e reattività nella sua potente, sciolta falcata. Quando è al guinzaglio allentato, l’Afgano può trottare con passo veloce (a velocità sostenuta, non all’ambio); con passo lungo, da l’impressione di piazzare i piedi posteriori direttamente sulle impronte dei piedi anteriori, entrambi portati dritti in avanti. Muovendosi con testa e coda alte, l’intero aspetto dell’Afgano risulta di grande stile e bellezza».

 

Come si può notare, nel ring di esposizione «grande stile e bellezza» sono di capitale importanza, e uno stile che indichi efficienza funzionale è di minore importanza. Nel ring di esposizione, l’Afgano non viene testato per la sua efficienza funzionale, né viene fatto alcun tentativo di vedere quale sia lo stile di trotto che rifletta una efficienza funzionale. Quello che viene notato nel ring di esposizione è ciò che è piacevole per l’occhio, e quello che si vede è evidentemente piacevole!

 

Durante parte del trotto volante dell’Afgano, a un certo punto il cane è sostenuto solo da una zampa posteriore, invece che da una zampa posteriore e una anteriore. Dopo che le due zampe diagonali sono sul terreno, la zampa anteriore si solleva per prima, lasciando il cane sostenuto solo da una zampa posteriore. Successivamente, la zampa posteriore si solleva e il cane entra nella fase di volo del trotto (volante).

 

Numerosi Afgani (generalmente di origine nordeuropea), con teste piuttosto rustiche, occhi grandi e spesso eccellenti prestazioni nel coursing simulato (lure coursing) sono attualmente distanti dai favori delle esposizioni di bellezza, anche se molti sono funzionalmente efficienti. Gli Afgani nel momento della cattura della lepre ci si devono buttare sopra; ricordiamo che tendono a correre con la testa tenuta alta.

 

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[Brown, Curtis Maitland. Dog Locomotion and Gait Analysis. Wheat Ridge: Hoflin Publishing Ltd., 1986 – Canton, Mario. Princìpi di Locomozione. Porto Viro: Antonio Crepaldi Editore, 2013 – Howell, A. Brazier. Speed in Animals. Their Specialization for Running and Leaping. New York: Hafner Publishing, 1944 – Gambaryan, Petr Petrovich. How Mammals Run. Jerusalem (New York): Keter Publishing House Ltd. (John Wiley & Sons), 1974 – Canton, Mario. Levriero afgano. Confronto fra le varie tipologie morfofunzionali. Port Viro: Antonio Crepaldi Editore, 2014] — Canton, Mario Levrieri. Porto Viro: Antonio Crepaldi Editore, 2012 (2ª ed.) – Canton, Mario. Levrieri e segugi primitivi. Porto Viro: Antonio Crepaldi Editore, 2018 (2ª ed.) – Canton, Mario. Greyhound. Breve saggio su una razza millenaria. Milano/New York: StreetLib, 2018 (eBook) – Canton, Mario. C’era una volta la Waterloo Cup. Poto Viro: Antonio Crepaldi Editore, 2016 (2 voll.)

 

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Saluti a tutti e a rileggerci presto.