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Manuale dell’Amministrazione Digitale

Guida al D. lgs. 7 marzo 2005, n. 82

 

Gli elaboratori elettronici (c.d. computers) vengono usato ormai da tempo nella pubblica amministrazione per accelerare procedure tecniche e burocratiche, con apprezzabili guadagni di produttività. Le interconnessioni in rete – su Internet, in particolare – consentono ormai di andare oltre la semplice automazione delle procedure.

 

Il «Codice dell’ amministrazione digitale» sostiene questa trasformazione, nel tentativo di realizzare un nuovo modello operativo dell’attività amministrativa maggiormente efficiente, semplificata e comprensibile.

 

Il Codice – come sarà chiamato, per brevità, nel prosieguo della trattazione – nasce per conferire certezza e validità giuridica ai nuovi strumenti digitali – visti come una nuova risorsa per il Paese – secondo lo stile ormai in voga dell’adozione di testi unici che ottimizzano le leggi esistenti, nel tentativo di renderle più efficaci e di più semplice applicazione.

 

La necessità che il quadro normativo sia adeguato alla diffusione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione è molto sentita, specialmente dagli operatori del settore. Il rapporto di reciproca influenza è molto articolato e viene reso ancor più complesso dall’accelerazione propria della dinamica tecnologica.

 

È sempre bene che i due aspetti procedano parallelamente perché la normativa non rischi di diventare un ostacolo invece che una risorsa per promuovere e incoraggiare il miglioramento.

 

Il Codice è il risultato di una elaborazione ed integrazione delle numerose norme che riguardano l’utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione sia da parte degli uffici pubblici nei rapporti con cittadini e imprese, sia della loro adozione nei rapporti giuridici tra privati. L’Italia è tra le prime nazioni al mondo a dotarsi di un simile strumento normativo.

 

Il “Codice dell’amministrazione digitale” è stato approvato in via preliminare dal Consiglio dei Ministri nella seduta dell’ 11 novembre 2004.

 

Su quel testo la Conferenza unificata ha espresso il proprio parere il 20 gennaio 2005. Il Consiglio di Stato ha espresso il proprio parere in data 7 febbraio 2005. Il Consiglio dei Ministri ha approvato il testo definitivo nella seduta del 4 marzo 2005.

 

Il Codice è stato infine pubblicato come Decreto Legislativo n. 82 del 7 marzo 2005 nel Supplemento Ordinario n. 93 alla Gazzetta Ufficiale n. 112 del 16.5.2005.

 

 

ISBN 88-88974-51-4

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