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Testi classici della Cinologia n. 7
Elementi generali di Cinologia di Cino Rampoldi

  27 maggio 2020 Banner Rampoldi

L’autore e l’opera

 

Proseguendo con questa rubrica estemporanea sulle opere di cinologia considerate dei «classici» della letteratura di genere parlerò qui di «Elementi generali di Cinologia» di Cino Rampoldi, uno dei testi italiani di cinologia noti all’epoca della sua pubblicazione e oggigiorno per lo più dimenticato.

 

Cino Rampoldi era un medico chirurgo e giudice Enci. Qui ci occupiamo del suo «Elementi generali di Cinologia» edito in proprio a Bergamo nel 1963.

 

L’opera si apre con una dedica a quattro dei cani di Rampoldi: Dea Grigia, Mein Gina, Well My e Rollo, definiti sentimentalmente come «venatoriamente grandi, esteticamente belli, amichevolmente buoni e per me carissimi».

 

Segue una raccolta di 16 «assiomi e massime» di varia origine – per quel che pare – sul mondo della cinotecnia delle quali colpisce particolarmente la seguente, che è acquisizione scientifica interpretata in vario modo nelle diverse epoche della cinognostica:

 

VIII – Velocità e forza fisica dipendono da particolare struttura ossea e muscolare.

 

Ironico il titolo – completo di sottotitolo – dell’opera che così recita:

 

Elementi generali di Cinologia, redatti dal dott. Cino Rampoldi, oppure «Quel che bisogna sapere per essere… bocciati, come è occorso allo scrivente, agli esami di giudice d’Esposizione – E.N.C.I.»!

 

I contenuti

 

Il corpo del testo è costituito da una serie di sezioni strutturate come schede didattiche, sui seguenti argomenti:

 

 

Considerazioni finali

 

Gli «Elementi generali di cinologia» sono stati il primo di una serie di testi in forma di schede didattiche scritte da privati per assistere chi volesse prepararsi per gli esami di giudice. In genere gli autori sono giudici a loro volta e anche successivamente a Rampoldi si contano diverse iniziative di questo tipo.

 

A mia conoscenza, certo non esaustiva, posso ricordare «Il cane antologico» di Franco Bordignon, «ABCinofilia» di Luisa Salinas, le «Lezioni per il corso di formatore di giudice cinofilo» di La Barbera & Pizzuto, lo «Studio della cinognostica e zoognostica del cane» di Gabriele Pettinaroli o le slide per il «Corso di specializzazione per giudici federali» di Cammi & Tortora.

 

Più tardi Franco Bordignon scriverà – poco prima della sua prematura scomparsa – anche un vero e proprio testo di cinognostica generale intitolato «La valutazione morfologica del cane di razza».

 

Qui però ci dobbiamo fermare altrimenti dovremmo ricordare anche molto altro a partire dalla raccolta di scritti in formato digitale di Piero Alquati, in particolare quelli intitolati «Cinognostica» – 6 parti, più tavole anatomiche e altro – che sono centrati sul Cane da Pastore Tedesco, ma hanno anche valenza generale. Recentemente, assieme ad altri suoi scritti, sono stati raccolti e pubblicati a stampa dal Gruppo Editoriale Castel Negrino in una pubblicazione in due volumi intitolata «Canis lupus familiaris».

 

[Canton, Mario. Guida alle Fonti in Cinotecnia. Porto Viro: Antonio Crepaldi Editore, 2011 – Canton, Mario. Cinognostica classica. Porto Viro: Antonio Crepaldi Editore, 2017]

 

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Saluti a tutti e a rileggerci presto.