Testi classici della Cinologia n. 3
Lezioni di Cinognostica di Ignazio Barbieri
11 maggio 2020
L’autore e l’opera
Proseguendo con questa rubrica estemporanea sulle opere di cinologia considerate dei «classici» della letteratura di genere parlerò qui delle «Lezioni di Cinognostica» di Ignazio Barbieri, anche questo uno dei testi di cinologia più famosi in Italia e spesso accomunato alle lezioni di zoognostica di Solaro. Questi due testi sono stati per anni la base per la preparazione dei nuovi giudici Enci.
Ignazio Barbieri era un veterinario – radiologo – morto prematuramente per essersi ammalato in seguito all’esposizione alle radiazioni cui lo aveva sottoposto la sua professione. Giudice Enci e appassionato del Cane da Pastore Tedesco. È morto nel 1958.
Qui ci occupiamo del suo Lezioni di cinognostica edite a Milano dall’Enci per la prima volta nel 1959, dopo essere apparse a puntate nel 1958 su «Rassegna Cinofila» la allora rivista ufficiale dell’ente. Ne sono state fatte due ristampe, una datata 1975 (la più diffusa) e una datata 1993 (attualmente fornita ai soci dall’Enci).
Le «Lezioni di cinognostica» di Barbieri sono sempre state viste come una integrazione alle lezioni di zoognostica di Solaro, con un taglio più funzionalistico rispetto a queste ultime, che invece approfondivano maggiormente l’aspetto morfologico.
Il testo è introdotto da alcune premesse che riguardano sostanzialmente:
- etimologia e concetto di cinognostica;
- rapporti tra la cinognostica e le altre discipline;
- concetto di bellezza;
- pregi, difetti, vizi e tare.
L’opera consta di 157 pagine ed è pressoché privo di illustrazioni.
I contenuti
L’opera è strutturata in due parti di cui la prima di tipo funzionale e la seconda di tipo morfologico.
Nella prima parte vengono descritte:
- la meccanica animale
- ossa
- articolazioni
- muscoli
- la statica animale
- centro di gravità
- equilibrio
- stazione
- appiombi
- la cinematica animale
- movimenti sul posto
- movimenti regressivi
- movimenti progressivi
- nomenclatura impiegata
- le andature
- passo
- trotto
- ambio
- salto
- galoppo
- principali difetti delle andature
Nella seconda parte vengono descritte prima le regioni del corpo:
- collo
- colonna vertebrale
- tronco
poi gli arti:
- arto toracico o anteriore
- arto pelvico o posteriore
Ognuna di queste partizioni è suddivisa in regioni che vengono trattate secondo vari aspetti, utilizzati in tutto o in parte per ciascuna:
- aspetto generale
- limiti
- base anatomica
- altezza
- lunghezza
- larghezza
- profondità
- spessore
- secchezza
- mobilità
- direzione
- angolazioni
- importanza funzionale
- differenziazione funzionale
- pregi e difetti
- tare
- casi particolari
- principali anomalie
In chiusura, seguono alcune appendici di carattere classificatorio che trattano:
- i tipi morfologici delle razze canine
- razza
- tipo
- profilo
- indici cinometrici
- indice corporale
- indice toracico
- indice cefalico totale
- i tipi morfologici in rapporto alla velocità e alla forza
- tipo trottatore o della resistenza
- tipo galoppatore su lunghe distanze o della velocità e resistenza
- tipo galoppatore velocissimo su brevi distan-ze o della velocità pura
- tipo di forza
- i tipi costituzionali delle razze canine
- dolicocefalia, mesocefalia e brachicefalia (con trattazione dettagliata dell’indice cefalico)
Le due ultime appendici furono curate da Mario Scagni.
[Canton, Mario. Guida alle Fonti in Cinotecnia. Porto Viro: Antonio Crepaldi Editore, 2011 – Canton, Mario. Cinognostica classica. Porto Viro: Antonio Crepaldi Editore, 2017]
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Saluti a tutti e a rileggerci presto.