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Testi classici della Cinologia n. 10
Dog Locomotion and Gait Analysis di Curtis Maitland Brown

  5 giugno 2020 Banner Brown

L’autore e l’opera

Proseguendo con questa rubrica estemporanea sulle opere di cinologia considerate dei «classici» della letteratura di genere parlerò qui di «Dog Locomotion and Gait Analysis» di Curtis Maitland Brown, pubblicato per la prima volta nel 1986 e più volte ristampato sino ai nostri giorni; uno dei più noti testi internazionali di cinologia moderna che per primo introdusse negli anni ’80 del secolo scorso concetti e scoperte derivate dalla ricerca tecnico-scientifica.

 

Curtis Maitland Brown (16.12.1908 – 4.3.1993) e l’altrettanto famosa moglie Thelma, sono stati autori di testi di cinologia tra i più famosi in campo internazionale. Ricordiamo, solo per esemplificare, «The Art and Science of Judging Dogs» del 1976 – scritto da Curtis con Thelma – e «K-9 Structure & Terminology» del 1995, scritto da Thelma con Edward M. Gilbert, jr.

 

Curtis Brown era un ingegnere specializzato in topografia – materia per la quale è ancora famoso a livello accademico. Nel 1938, prima che Curtis iniziasse seriamente la sua carriera di topografo, lui e Thelma iniziarono a esporre cani di razza.

 

Iniziarono con i beagles e poi passarono ai barboncini e ai bassotti. Trascorsero gran parte della loro vita con i cani e col tempo Thelma iniziò a giudicare divenendo molto famosa in cinofilia e giudice riconosciuta e stimata a livello internazionale.

 

I Brown collaborarono alla stesura del citato «Arte e Scienza nel giudicare i cani». In seguito Curt scrisse «Dog Locomotion and Gait Analysis» (Locomozione canina e analisi dell’andatura), basandosi in gran parte sulla sua vasta conoscenza dell’ingegneria.

 

Nel 1947, la famiglia Brown si stabilì a San Diego (La Mesa) dove Curtis aveva lavorato al Museo di Storia Naturale e dove la famiglia rimase per 47 anni.

 

Dog Locomotion and Gait Analysis è stato creato pensando ad allevatori, addestratori e giudici di mostre canine: discute di argomenti come gli standard fuorvianti specificati dai club ufficiali del canile e dalle associazioni di allevatori a cui i giudici di esposizione devono aderire.

 

Anche se il trotto è l’andatura che ha avuto più copertura grazie al suo uso estensivo nelle esposizioni e nella valutazione delle razze, tutte le varie andature sono mostrate e considerate, comprese quelle raramente sentite.

 

Gli argomenti discussi sono molti. In che modo un cane con le gambe corte trotta in modo diverso da un cane con le gambe lunghe? In cosa il galoppo di un cane è diverso da quello di un gatto o di un cavallo? In che modo un cane passa da un’andatura all’altra? Cos’è un galoppo diagonale? Un galoppo a doppia sospensione rotatorio? Quali sono i vantaggi di una schiena flessibile rispetto a una schiena rigida in una corsa?

 

L’autore, risponde a queste domande in un linguaggio chiaro e leggibile. Il testo, sebbene si occupi principalmente di cani di razza, confronta anche il loro movimento con quello delle creature selvatiche, tra cui cani selvatici, lupi, sciacalli e persino elefanti, bisonti e lepri.

 

Le migliori di tutte sono le illustrazioni: fotografie dell’autore e di altri e i disegni di Robert Cole. Un sollievo dalle sbiadite immagini di Muybridge, molte delle illustrazioni a disegno lineare di Cole mostrano sequenze di varie andature eseguite da una varietà di razze, dal saluki a gambe lunghe al bulldog inglese dalle gambe arcuate. Queste illustrazioni sequenziali da sole valgono il doppio del prezzo del libro, e sono una miniera d’oro per chiunque voglia un riferimento per i cicli di movimento.

 

Grazie a questi disegni il testo è stato anche molto utilizzato nel campo dell’animazione per la costruzione di modelli CGI.

 

I contenuti

 

L’opera è suddivisa in otto partie segue la seguente organizzazione:

 

  1. Fondamenti di locomozione alle esposizioni canine
  2. Strutture desiderabili per la locomozione
  3. Andature dei cani
  4. Fonte di energia per la locomozione
  5. La locomozione e la sua dinamica
  6. Stile di trotto sostenuto
  7. Stile di trotto delle razze destinate al galoppo
  8. Trotto delle razze a scopo speciale

 

Il testo è ben illustrato, con disegni lineari e foto in bianco e nero. Le illustrazioni – tra foto, disegni e grafici – sono circa 150.

 

Considerazioni finali

 

Non ho mai conosciuto di persona Curtis Brown anche se la nostra corrispondenza epistolare mi ha consentito di apprezzarne l’acume e la preparazione. In particolare fu molto contento di un modesto testo italiano sui cocker che gli mandai, perché ritrovò nelle foto del libro le forme dei vecchi cocker «funzionali» con cui il nonno andava a caccia. A differenza degli allora cocker «americani» che ormai non possedevano già più le caratteristiche somatiche e le doti di fiuto dei cocker dei suoi ricordi. Insomma un funzionalista sino al midollo, pur appassionato delle manifestazioni «morfologiche».

 

[Canton, Mario. Guida alle Fonti in Cinotecnia. Porto Viro: Antonio Crepaldi Editore, 2011 – Canton, Mario. Cinognostica classica. Porto Viro: Antonio Crepaldi Editore, 2017]

 

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Saluti a tutti e a rileggerci presto.