Distillato di Cinologia n. 41
Angolazioni dell’arto posteriore

  8 maggio 2020

Angolazioni dell’arto posteriore

Una «pillola» di Struttura e, più precisamente, di anatomia topografica. Sul tema delle angolazioni dell’arto posteriore (pelvico).

 

L’angolazione dei quarti posteriori durante un esame in posa può variare notevolmente a seconda del modo in cui vengono posizionati gli arti posteriori. Prima di discutere in maniera comprensibile delle angolazioni articolari, è necessario definire il metodo di piazzamento.

 

Nella discussione che segue, è essenziale comprendere che gli angoli presi in considerazione sono quelli che si determinano quando i pastorali posteriori (ossa metatarsali, quelle che vanno dalla zampa all’articolazione del garretto) sono sulla verticale (perpendicolari al terreno), nella c.d. posizione canonica. In nessun caso i pastorali posteriori devono essere piegati in avanti o all’indietro come può essere facilmente fatto da un handler.

 

Quando levrieri da lavoro (Greyhound da pista, Greyhound da coursing e Saluki nativi) sono messi in posa con il pastorale posteriore verticale, la punta anteriore della zampa è verticalmente sotto o quasi verticalmente sotto l’estrema punta posteriore della pelvi. Se la zampa è più indietro di questa posizione e il pastorale posteriore è verticale, ci troviamo di fronte ad una eccessiva angolazione. Se la zampa viene piazzata da un handler direttamente sotto la punta della pelvi e il pastorale posteriore si inclina in avanti, ci troviamo di fronte ad un eccesso di angolazione.

 

Alcuni standard richiedono 90 gradi tra la pelvi e il femore (osso della coscia) senza indicare in che modo debba essere rilevato l’angolo. Dal momento che la zampa può essere trascinata a distanza variabile all’indietro o al di sotto del cane e dal momento che l’angolo varia con la posizione della zampa, la richiesta di 90 gradi è alquanto priva di significato. Presumendo che l’intenzione fosse quella di misurare l’angolo nel momento in cui il pastorale posteriore sta sulla verticale, una stima approssimativa può essere fatta come segue:

• se l’osso dell’anca (figura a lato, margine anteriore della pelvi) è visibile, la lunghezza della pelvi si estende dal margine anteriore dell’osso dell’anca alla punta della natica.
• se l’osso dell’anca non è visibile e il cane è a pelo corto, il margine anteriore della pelvi è localizzato all’estremità superiore del margine anteriore del muscolo della coscia (vedi immagine a lato).

 

La cavità articolare della coscia (acetabolo) è collocata sulla pelvi in un punto a circa 1/3 dall’estremità posteriore della pelvi. La linea che va dal punto a 1/3 alla punta del ginocchio indica approssimativamente la direzione del femore; e l’angolo con la pelvi è l’angolo che deve essere giudicato (vedi immagine a lato).

 

Probabilmente il miglior criterio di giudizio per l’insieme dell’arto posteriore è l’angolo formato dal margine anteriore del muscolo della coscia e il margine anteriore del muscolo della gamba. Su cani a pelo corto il margine anteriore del muscolo della coscia è chiaramente visibile e sui cani a pelo lungo può essere determinato al tatto. Se in questo punto c’è poca angolazione, quando il cane è correttamente piazzato, allora il cane ha poca angolazione. Alcuni standard di razza richiedono poca angolazione (Bulldog), alcuni richiedono una angolazione normale e altri chiedono la massima angolazione (Pastore Tedesco e Bassotti).

 

Una eccessiva angolazione può essere dannosa tanto quanto una angolazione insufficiente: dipende dalla funzione della razza. Di gran lunga, la maggioranza delle razze avrà una corretta angolazione quando l’estremità anteriore della zampa sta direttamente sotto la punta della natica nel momento in cui il pastorale posteriore è sulla verticale. L’angolazione del Borzoi nella figura sotto (Top Lure Courser per due anni di fila) è molto differente da quella che si osserva nei ring di esposizione. Il coursing simulato richiede velocità e agilità, e questo cane ce l’ha.

 

 

Chi lavora con i cani nella caccia o nelle prove di lavoro si rende conto con facilità che soggetti con diminuita angolazione rispetto a quelli che si vedono in esposizione possiedono una maggiore resistenza.

 

[Canton, Mario. Princìpi di Locomozione. Porto Viro: Antonio Crepaldi Editore, 2013]

 

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Saluti a tutti e a rileggerci presto.