Distillato di Cinologia n. 26
Trotto specifico nei nuotatori
23 aprile 2020
Trotto specifico nei nuotatori
Una «pillola» di funzionalità e, più precisamente, di movimento. Sul tema del trotto specifico delle razze nuotatrici.
Per quanto se ne sa, nessuno ha tentato di stabilire come un cane dovrebbe trottare per dimostrare che è un efficiente nuotatore, ne ci sono molte informazioni su quale andatura venga usata quando un cane nuota. Nelle esposizioni canine, sembra che dai cani nuotatori ci si aspetti che trottino nella maniera più efficiente possibile compatibilmente con le limitazioni imposte dalla loro costruzione. Tra questi intendiamo inclusi i Retriever (Chesapeake Bay, Curly-coated, Flat-coated, Golden, Labrador e Nova Scotia), i Water Spaniel (Irish e American), il Cão de Agua Português, il Perro de Agua Español, il Terranova e simili come il Barbet e il Wetterhoun.
La forza che produce il movimento in avanti nell’acqua è creata dalla differenza nella lunghezza di una gamba durante la battuta in avanti e all’indietro. La gamba viene estesa per tutta la lunghezza nella battuta all’indietro e accorciata mediante piegamento delle articolazioni nella battuta in avanti. Da questo dovrebbe apparire che un elevato sollevamento della zampa dovrebbe essere favorevole e ciò dovrebbe somigliare all’azione hackney.
Gambe che passano vicino l’una all’altra creano vortici che ostacolano la propulsione in avanti. Sembrerebbe che cani che nuotano con zampe ben distanziate fossero avvantaggiati. Tale tipo di battuta richiederebbe un anteriore non convergente, e diversi osservatori subacquei hanno riferito che ciò accade nei Terranova. Pertanto, si presume che questi dovrebbero trottare con le zampe distanziate come i gomiti per dimostrare questa caratteristica.
Per il galleggiamento e la protezione dal freddo, un cane ha bisogno di avere fianchi un po’ più grassi (il grasso è un eccellente isolante ed è più leggero in acqua). Come si può osservare nei pesci, nei delfini e nelle lontre, la dimensione dell’arto usata nel nuoto non è lunga, è usualmente corta, larga e attivata da muscoli potenti.
Piedi palmati e gambe corte, come si vedono nelle lontre, dovrebbero essere efficienti.
L’andatura di nuoto varia (Brown). A bassa velocità di nuoto, si osserva lo schema del passo; a velocità più alta si osserva il trotto (i cavalli sono stati osservati mentre usavano la sequenza del trotto). Nessuno è stato visto usare lo schema dell’ambio.
Per riassumere, molti pochi dati desunti da prove sono stati ricavati dall’osservazione di cani che nuotano, e quasi nulla si sa su come un cane dovrebbe trottare in terra ferma per indicare che è un efficiente nuotatore.
Il caso del Chesapeake Bay Retriever
Il Chesapeake Bay Retriever non è mai stato considerato un trottatore ideale; la sua principale funzione era riportare la preda da acque fredde. Nel far questo il cane, alle volte, deve spostarsi su paludi e pantani e dentro gelide acque invernali. In accordo con lo standard, i quarti posteriori dovrebbero essere alti come gli anteriori o un po’ più alti, il che significa che le zampe posteriori possono essere più lunghe di quelle anteriori. In altre parole, la lunghezza del passo può essere più lunga ad una estremità del corpo rispetto all’altra.
In questa razza la conformazione per le condizioni di lavoro è molto più importante che la forma per il trotto.
Il mantello dovrebbe essere oleoso e come risultato, il cane tende a sviluppare un odore corporeo sgradevole che, per i frequentatori di esposizioni, deve essere lavato via, riducendo così la capacità del cane di essere impermeabile all’acqua. Orecchie posizionate alte sulla testa sono di maggior importanza che garretti vaccini; il canale auricolare, mentre nuota, dovrebbe essere sopra la linea di galleggiamento in acqua.
[Canton, Mario. Princìpi di Locomozione. Porto Viro: Antonio Crepaldi Editore, 2013 — Brown, Curtis Maitland. Dog Locomotion and Gait Alalysis. Wheat Ridge: Hoflin Publishing Ltd., 1986]
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Saluti a tutti e a rileggerci presto.