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Cani e Razze Canine

Struttura, conformazione e movimento

Questioni di cinotecnia morfologico-funzionale

 

Questo è un testo sui cani e sulle problematiche che si incontrano nel valutare forma e funzione dei soggetti appartenenti alle diverse razze canine.

 

Non è un libro scritto pensando specificamente alle esigenze dei neofiti del mondo dei cani in quanto più orientato alla discussione di argomenti di cinologia che presuppongono una discreta conoscenza della anatomia e della fisiologia del cane domestico e delle varie razze che ne sono espressione.

 

Per agevolarne comunque la lettura da parte di chi non avesse consuetudine con la materia sono state aggiunte alcune considerazioni tecniche, che – ci si augura – possano essere utili nella comprensione del testo.

 

I contenuti sono dedicati principalmente – ma non esclusivamente – alle connessioni tra conformazione strutturale e produzione di un efficiente movimento, che rappresenta l’attività fisica fondamentale per una esistenza sana e per lo svolgimento di qualsiasi altro tipo di prestazione utilitaristica.

 

L’esistenza di problemi legati al riconoscimento di una corretta morfologia legata al tipo di prestazioni motorie richieste alle singole razze è ampiamente dimostrata dalla diversità strutturale, talvolta notevole, dei soggetti che sono sottoposti alla sola selezione esteriore ed estetica, rispetto a quelli che provengono da una selezione puramente prestazionale attuata mediante il ripetuto accoppiamento tra i migliori perfomers, secondo il vecchio motto anglosassone «put the best into the best».

 

Quanto scritto in questo libro cerca, quindi, di fornire dati e motivazioni che supportino il giudizio morfologico e funzionale, per fini selettivi, ma intende, soprattutto, fornire al Lettore degli strumenti di approfondimento.

 

Le considerazioni sulla correttezza strutturale dei cani non possono che avvenire su cani «di razza», perché in assenza di razza – intesa come prodotto di una selezione morfologica e attitudinale verso un determinato tipo di prestazione – ci sarebbe ben poco da valutare, salvo il riscontro di parametri fisiologici tali da garantire una normale esistenza in vita dell’animale.

 

Tale valutazione morfologica del cane di razza è per molti versi da considerare un’arte, particolarmente se si considera che il giudizio non si basa interamente su dati misurati o misurabili e specialmente per quanto riguarda le modalità e le capacità individuali di rilevazione dei dati da esaminare.

 

Si tratta di un’arte acquisibile con molta pazienza e applicazione come potranno testimoniare i molti allevatori e giudici cinofili sparsi per tutto il mondo e che richiede – come nel caso di molte altre attitudini umane – un’indubbia predisposizione soggettiva per il raggiungimento di livelli di eccellenza.

 

Ciò non toglie che grazie alle attuali conoscenze scientifiche e tecniche non si possa avvicinare molto l’esperienza e l’abilità di un esperto e non sia inoltre opportuno, proprio con le medesime conoscenze, dare adeguata giustificazione ai propri convincimenti.

 

L’importante è sapere cosa cercare, come cercarlo e infine come valutarlo, per trarne quindi conclusioni adeguate e utili a creare una scala di valori utilizzabile per le più diverse finalità, ma soprattutto – come ultima conseguenza – per l’ulteriore selezione e miglioramento delle singole razze.

 

Le impressioni estetiche di ciascuno possono essere senza dubbio interessanti, specialmente quando provengono da allevatori e specialisti con una lunga consuetudine con la razza.

 

Grazie alla loro immediata sensazione d’insieme – acquisita per aver esaminato nel tempo un gran numero di soggetti – gli esperti sono in grado di rilevare istintivamente e quasi istantaneamente pregi e difetti di un individuo.

 

Le impressioni estetiche individuali, però, sono spesso di scarsa utilità pratica, a meno che non siano sostenute da valide motivazioni o da spiegazioni che possano essere considerate sostenibili, almeno sino a che non si riscontrino incongruenze tali da suggerirne la sostituzione con concetti più adeguati.

 

Perciò le questioni che saranno discusse o esposte in queste pagine tendono a fornire concetti e osservazioni di supporto al giudizio morfologico-funzionale del cane di razza che siano scientificamente e tecnicamente accurate; il valore di tali conoscenze e argomentazioni, anche se apparentemente distanti dalla pura valutazione delle caratteristiche razziali, risiede nella considerazione che le stesse aprono agli occhi del cinofilo punti di vista sull’animale che molto spesso sono sconosciuti, trascurati o addirittura falsati, come si avrà modo di sottolineare.

 

 

ISBN 88-87072-23-1

 

Breve sommario dei contenuti

  • Introduzione
  • Note autobiografiche sull’autore
  • Ringraziamenti
  • Una breve dedica …
  • Sommario
  • Testo
    • Cap. 1 – Cani e razze canine
    • Cap. 2 – Fondamenti della valutazione morfologica
    • Cap. 3 – Concetti introduttivi
    • Cap. 4 – Quarti anteriori
    • Cap. 5 – Quarti posteriori
    • Cap. 6 – Tronco
    • Cap. 7 – Testa
    • Cap. 8 – Miti, pregiudizi, metodo e verità
    • Cap. 9 – Criteri di giudizio: esame in posa
    • Cap. 10 – Criteri di giudizio: azione combinata degli assiemi
    • Cap. 11 – Meccanismi funzionali
    • Cap. 12 – Andature
    • Cap. 13 – Salti
    • Cap. 14 – Valutazione di angolazione, equilibrio, struttura muscolare e movimento
    • Cap. 15 – Apparato locomotore
    • Cap. 16 – Dinamica del movimento
    • Cap. 17 – Trotto come andatura di esame
    • Cap. 18 – Applicazione pratica dei principi scientifici e sintesi di dati tecnici
  • Bibliografia
    • Monografie
    • Articoli
    • Risorse elettroniche
    • Internet
  • Indice delle Tavole illustrative
  • Indice Analitico

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