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Una moglie matematico

  13 febbraio 2020 Matematica alla lavagna

Cervello matematicoDubito che a qualcuno possa mai interessare tutto questo, ma a qualcuno potrò pure dirlo, o no? Oltretutto domani è San Valentino, per cui …

 

Dunque, mia moglie è un personaggio un po’ particolare (Dio li fa e poi li accoppia) e per chi la conosce quello che sto dicendo non è niente di strano. Mia moglie è un matematico. E già qui … ma con una formazione classica (letteratura, filosofia, storia, latino, greco antico, storia dell’arte).

 

Potete immaginare il miscuglio esplosivo. Una che da piccola se gli veniva proibito di leggere per non affaticare gli occhi, si chiudeva in bagno a leggere le etichette dei fustini di detersivo, pur di poter leggere. Insomma, una che ha letto più e più volte «Guerra e Pace» e ancora lo trova affascinante.

 

Orbene, stasera stava rimestando una specie di minestra – la sua passione per la cucina si limita alla considerazione che il cibo deve passare dallo stato crudo allo stato cotto per eliminarne la carica batterica – e nel frattempo intratteneva un colloquio con mio figlio che letteralmente la bombardava di domande su non so quale argomento, mentre lei ascoltava contemporaneamente il telegiornale per sapere come andava a finire con una proposta di legge elettorale e – sempre contemporaneamente – aveva in mano un libro di cui stava leggendo le ultime pagine «per vedere come andava a finire».

 

Passando butto l’occhio sulla copertina del libro (che mi pare di conoscere) e vedo che si tratta di uno dei miei: «Un buco nell’acqua» di Donald Westlake. Il mio cuore ha avuto un soprassalto – dovrei starci attento ormai, vista l’età. Ebbene sì, anche i marziani hanno un’anima e possono appassionarsi a un giallo demenziale. Non avrei mai potuto crederlo. Non solo Tolstoj o Dostoevskij.

 

Ecco l’ho detto a qualcuno. Scusate torno a cuccia e benedico il destino che mi ha fatto incontrare una donna così speciale.