Testi classici della Cinologia n. 9
The Dog in Action di Lyon McDowell
1 giugno 2020
L’autore e l’opera
Proseguendo con questa rubrica estemporanea sulle opere di cinologia considerate dei «classici» della letteratura di genere parlerò qui di «The Dog in Action» di Lyon McDowell, uno dei più famosi testi di cinologia a livello internazionale.
Il titolo completo è il seguente:
- The Dog in Action (For All Breeds)
- A study of Anatomy and Locomotion as applying to all breeds
È uscito in prima edizione nel 1950 con Orange Judd, in seconda edizione nel 1968 con Howell Book House ed è stato poi rieditato da Dogwise nel 2002.
Le circa 100 illustrazioni sono state realizzate tutte dall’autore e sono elencate in un apposito indice.
Lyon McDowell era un giornalista che scriveva (anche) nell’American Kennel Club Gazette, testata che ringrazia all’inizio del libro per essere stato autorizzato a riprodurre in questo testo alcuni degli articoli che erano originariamente apparsi in quella rivista.
L’introduzione fu originariamente scritta da Josephine R. Zine, nota editorialista – all’epoca – dell American Kennel Club Gazette, famosa allevatrice di Boston Terrier e antesignana dell’alimentazione naturale (famoso il suo libro «The Care and Feeding of Dogs» del 1936). Riporto di seguito il breve testo dell’introduzione.
- I cinofili saranno d’accordo che lo studio del cane sia una ricerca molto utile, anche se considerano il cane solo come un cane da ferma, un cane da compagnia o qualsiasi altro tipo di cane che capita loro di possedere.
L’appassionato medio di oggigiorno è così entusiasta della bellezza e della meraviglia del suo stesso cane che lo vede quasi sempre come l’esponente di un razza unica tra tutte le altre razze; per lui, le altre razze potrebbero anche non esistere.
In un certo senso, l’intenso entusiasmo è una buona cosa, perché senza di esso le razze canine non avrebbero raggiunto il loro grado sviluppo, davvero sorprendente, attraverso la selezione artificiale.
Per certi altri aspetti, la lealtà sfrenata verso una determinata razza può portare a un’impasse nella quale dimentica che il proprio cane è come qualsiasi altro cane, un po’ diverso forse in superficie, ma fondamentalmente uguale a tutti gli altri.
E così con una applicazione alla razza troppo esclusiva, viene trascurato il pieno apprezzamento del cane come animale, che è invece la cosa più importante perché è basilare.
Ci sono due tipi di studio canino: l’esame superficiale, che riguarda l’aspetto o caratterizzazione di una razza e l’esame delle parti strutturali che lavorano sotto la superficie, insieme con le leggi meccaniche che le governano.
L’apparenza non è altro che un richiamo visivo. Bisogna andare sotto la pelle se si vuole rispondere all’enigma della costruzione e del funzionamento!
Una volta compreso il motivo della caratteristica e dell’azione e l’effetto che le variazioni causano, si può veramente valutare meglio ciò che incontra l’occhio e vincere la preponderante tendenza alla fantasia.
In questo volume l’autore non tiene conto del cane come vincitore alle esposizioni; è solo moderatamente interessato al suo aspetto di cane da ferma o da compagnia.
Invece, è profondamente interessato a quanto riguarda il meccanismo fisico per un corretto funzionamento del cane da ferma come cane da ferma e del cane da compagnia come cane da compagnia.
Il valore di un libro sta nella capacità del lettore di utilizzare le informazioni fornite.
In questo caso, tale uso dipenderà dalla reale interpretazione dei termini giunti attraverso l’arco di generazioni sino ai cinofili moderni, come “spalle inclinate”, “garretti abbassati”, “linea dorsale”, “ossatura” e così via.
Questi sono troppo prontamente considerati come puramente pittorici, in quanto si riferiscono all’aspetto visibile del cane.
Dovrebbero essere riconosciuti, invece, come concetti perché costituiscono alcuni di quei meccanismi sotto la pelle che influenzano direttamente sia la forma che la funzione.
L’oggetto del nostro studio, quindi, non è solo riconoscere queste qualità in base all’apparenza, ma imparare l’effetto che l’entità della loro esistenza produce e poi applicare la conoscenza acquisita alla razza in esame.
Per ottenere il meglio da questo libro, il lettore dovrà scartare l’idea che la sua razza sia diversa dalle altre e che di conseguenza non ha bisogno di acquisire una conoscenza di principi che possono essere illustrati da qualche altra razza.
La scapola dritta, ad esempio, funziona meccanicamente allo stesso modo su un animale come su un altro, quindi, quando si comprende il modo in cui funziona la scapola, è possibile procedere all’utilizzo di tutte le conoscenze acquisite su qualsiasi razza.
Allo scopo di assistere il lettore in questo studio di anatomia e locomozione, è allegato al testo un glossario in cui ogni termine utilizzato è definito in modo semplice. Sinceramente confidiamo che il lettore faccia riferimento costante a questo elenco di spiegazioni, quando può essere richiesto per una perfetta comprensione.
Bisogna complimentarsi con l’autore per aver dato alle stampe un tipo di libro di cui non si era goduto fino ad ora – uno studio del cane dall’interno verso l’esterno – che dovrebbe dimostrarsi di valore inestimabile per l’artista, l’allevatore e il giudice. — Josephine R. Zine
I contenuti
Indice
Introduzione
- Ingegneri canini
- Gli standard sono specifiche che devono essere studiate.
- Le migliori caratteristiche di un cane derivano dalla sua origine e dal suo scopo.
- I principi della locomozione sono identici in tutte le razze.
- I cani come li abbiamo fatti
- Come vengono prodotte le qualità.
- I promulgatori degli standard erano interessati principalmente all’abilità nel lavoro.
- I cani sono gli stessi anche oggi, le loro variazioni sono solo superficiali.
- Conformazione
- Le parti devono adattrsi.
- Conformazione statica e cinetica.
- Simmetria ed equilibrio.
- Importanza dell’angolazione comparativa.
- Lunghezza del corpo, profondità, stazione.
- La fase relativa della misurazione.
- Le andature lente del cane
- Il significato di falcata, sospensione, ritmo, sequenza e diagonali.
- Il passo, il trotto, il trotto volante e l’ambio; la loro velocità relativa e i fattori di affaticamento.
- Le andature veloci del cane
- Il galoppo sostenuto o canter; il galoppo normale; il galoppo saltato.
- La schiena arcuata e i muscoli sollevatori.
- Velocità di altri animali a confronto.
- Locomozione
- Il movimento come caduta controllata.
- Il centro di gravità.
- L’instabilità determina potenza e velocità.
- La distribuzione del peso e le leggi della leva.
- Come il cane da tiro trascina il carico.
- Spiazzamento laterale
- Come il cane combatte lo spiazzamento laterale.
- Single tracking e importanza del movimento troppo chiuso.
- Le deformazioni possono essere vantaggi meccanici.
- Un esperimento sull’equilibrio.
- Anatomia applicata
- Lo scheletro del corpo.
- La dimensione del cervello in relazione all’intelligenza.
- Somiglianza dello scheletro umano e canino.
- Dimensione e qualità dell’osso.
- L’ossatura in relazione alla sua disposizione.
- I muscoli in uso
- Funzione muscolare.
- Muscoli pesanti per la forza, muscoli più leggeri per l’agilità e la resistenza.
- Muscoli della testa, del collo, della spalla, del diaframma, del ginocchio e del garretto.
- Tono muscolare.
- La scapola
- L’assieme anteriore ha molti compiti.
- La spalla carica.
- La scapola a 60 gradi contro quella a 45 gradi.
- Effetto della spalla raddrizzata sull’andatura.
- Leva e passo.
- Padding e pounding.
- Anteriori in equilibrio
- Equilibrio statico e cinetico.
- Potenza derivata dall’estensione.
- Vantaggio di un braccio lungo.
- Il pastorale efficiente.
- Piede di gatto e piede di lepre; la lunghezza delle loro dita.
- Cuscinetti plantari, speroni.
- Anteriori specializzati
- L’anteriore raddizzato da terier.
- Vantaggio meccanico di un braccio corto.
- Anteriori a basso centro di gravità, la loro ossatura massiccia e i cuscinetti di grandi dimensioni.
- Corpi a barile.
- L’anteriore da corsa.
- L’equilibrio nel va e vieni
- Equilibrio statico all’anteriore.
- Curvatura delle costole e suo effetto sull’angolazione della scapola.
- L’avambraccio ricurvo.
- Velocità e single tracking.
- Equilibrio statico al posteriore.
- Flessibilità di azione dell’arto.
- Interferenza.
- L’arto posteriore
- Spinta dell’arto posteriore e come viene trasmessa.
- La groppa – inclinata, ripida, piatta.
- Allungamento dei muscoli della coscia.
- Valore di una ginocchio ben piegato.
- Vantaggi e svantaggi dei garretti abbassati.
- La colonna vertebrale
- Il collegamento tra l’anteriore e il posteriore; le sue divisioni anatomiche.
- Testa e collo, garrese e schiena.
- Lombo arcuato e schiena digradante.
- La linea dorsale di un levriero da corsa.
- Groppa e coda.
- Il tronco
- Il torace o costato.
- Il diaframma.
- Qualità delle costole.
- Come funzionano effettivamente le costole.
- Profondità del corpo.
- Budella di aringa e tuck-up.
- La sezione addominale.
- Dentizione
- I denti provvisori, la loro sostituzione.
- Il denti permanenti; numero, eruzione e posizione.
- L’occlusione — a tenaglia, a forbice, prognata, enognata.
- Usura normale; tartaro e scolorimento.
- Denti da cimurro.
- Applicare i fatti
- Cani che lavorano su selvaggina o su olatili; cani da cerca, cani da punta, cani da riporto.
- I nuotatori.
- Segugi, levrieri e cani da tana.
- Whippet da corsa.
- Cani da pastore e bovari.
- Razze nane e cani da compagnia.
Glossario
Illustrazioni
- Frontespizio
- Uno sguardo sotto la superficie
- Il soggetto da esposizione sul campo
- Allevar per le condizioni moderne
- Andare in tana
- Copertura di terreno — Cavallo e cane
- Cani da tiro dei carretti del latte in Belgio
- Conformazione funzionale
- Caratteristiche di razza
- Conformazione funzionale degli animali sul campo
- Interferenza e liberazione nel passo
- Stazione determinata da lunghezza e altezza
- Taglia relativa della testa
- Lasciare impronte e studio delle andature
- Il passo
- Il trotto e l’ambio
- Il canter
- Il galoppo
- Il galoppo a doppia sospensione
- Camminare e cadere
- Il saliscendi del centro di gravità
- Il cavallo a dondolo
- Instabilità
- I tre generi di leva
- Svantaggi meccanici
- Spiazzamento laterale
- Single Tracking
- Diagonali nel trotto
- Due crani
- Il cervello
- Lo scheletro
- La rotula o atella
- Arto anteriore — Cavallo e cane
- Muscoli estesi e contratti
- Il collo
- Muscoli della scapola
- Arto anteriore portato in avanti
- Arto anteriore tirato indietro
- Arto posteriore portato in avanti
- Arto posteriore tirato indietro
- Aione completa dell’arto all’indietro
- Spalle dentro e fuori
- Scapole confrontate matematicamente
- Scapola che oscilla sul suo centro
- Azione di leva ed efficienza
- Distensione dell’arto anteriore
- Momento dell traiettoria ad arco
- Pounding e padding
- Profili dell’arto anteriore
- Equilibrio in stazione o statico
- FAnteriori in equilibrio
- Arto anteriore contratto ed esteso
- Pastorali ben inclinati
- Piedi di gatto e piede di lepre
- Piedi divaricati, piedi schiacciati, speroni
- Anteriore da terrier
- Anteriore a basso centro di gravità
- Scapole posizinate in avanti
- Anteriore da corsa
- Scapole raddrizzate e inclinate
- Anteriore nei cani da pastore, nei cani da punta, nei bassotti
- Anteriore da bulldog
- Single tracking nel Fox Terrier
- Equilibrio statico da dietro
- Arto anteriore in movimento
- Boxer che muove stretto
- Garretti — movimento fuori asse
- Azione ad arco dell’arto posteriore
- Inclinazione della pelvi
- Groppe piatte e ripide
- Due cosce
- Articolazione del garretto
- Garretto a falce
- Garretti ben abbassati
- Garretti vccini
- Testa di Borzoi
- Testa di cane da pastore
- Yesta di Boxer
- Testa di Kerry Blue
- Riempimento del cranio
- Tipi caratteristici di orecchi
- Vertebre lombari
- Schiena livellata e lombo arcuato
- Schiena di cammello e schiena digradante
- Code caratteristiche delle varie razze
- Costato
- Tre tipi di costole
- Budella di aringa
- Tronco profondo e tronco a barile
- Denti da latte
- Rimpiazzo dei denti da latte
- Denti permanenti
- Morso a tenaglia e morso a forbice
- Occlusioni prognate ed enognate
- Usura degli incisivi
- Boscimani e levrieri
- Levrieri in pista
- Superare l’ostacolo
Considerazioni finali
Pochi testi nella storia della cinologia mondiale hanno avuto l’impatto di «The Dog in Action». In Italia non è molto conosciuto perché non ne è mai stata fatta una edizione in lingua italiana, per cui la sua conoscenza è limitata alla cerchia di chi conosce la lingua inglese.
La cosa stupefacente del libro di McDowell Lyon è che – anche se l’argomento è tecnico – si legge come un romanzo. Il libro non solo è leggibile ma reso ancora più facile da comprendere dalle illustrazioni.
Scritto ormai più di 70 anni fa, non tutte le sue teorie sulla locomozione del cane sono risultate valide alla prova del tempo. Tuttavia il suo contributo più grande è la capacità unica di spiegare e rendere interessante la locomozione canina per gli appassionati di ogni livello.
Altri scrittori e artisti ci hanno provato, me compreso, ma nessuno possiede il dono di Lyon McDowell di semplificare un complesso principio di locomozione canina associandolo alla realtà sotto forma di storie e aneddoti con cui tutti possiamo relazionarci.
Il libro è stato il primo libro ad analizzare, illustrare e spiegare a fondo il funzionamento sotto la pelle del cane. Che si tratti di un cane da compagnia o di un cane da lavoro, McDowell Lyon ha mostrato all’appassionato di cani più fantasioso, all’allevatore e al giudice che i principi del movimento si applicavano a tutti.
L’allevatore di cani moderno, il giudice e l’appassionato imparano con la sua lettura:
- a mettere la solidità funzionale al di sopra di tutto.
- che il trotto può mostrare i difetti e le virtù di un cane in movimento.
- che ogni animale che si muove può insegnarci qualcosa sulla conformazione funzionale.
- che un cane deve essere dinamicamente bilanciato per funzionare in modo efficiente.
- che nessun cane può essere migliore della sua struttura scheletrica, della sua conformazione e del suo tono muscolare.
- come sviluppare una conoscenza approfondita dei cani per interpretare uno standard di razza.
McDowell Lyon aveva imparato l’arte del movimento dallo studio dell’anatomia equina e lo applicò ai cani. Anche se alcune delle sue teorie si sono rivelate errate alla luce delle nuove informazioni scientifiche è ancora una risorsa preziosa per la cinofilia. Conservo ancora come un tesoro la prima edizione di «The Dog In Action» nell’edizione della Orange Judd del 1950.
«The Dog in Action» ha qualcosa da dire a ogni generazione successiva di cinofili e rimane la tradizionale introduzione allo studio del cane in movimento.
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[Canton, Mario. Guida alle Fonti in Cinotecnia. Porto Viro: Antonio Crepaldi Editore, 2011 – McDowell, Lyon. The Dog in Action. Wenatchee: Dogwise, 2002]
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Saluti a tutti e a rileggerci presto.