Storia di un (sotto)titolo

  23 gennaio 2020

È incredibile come dei colpi di genio possano cristallizzare e definire un’idea meglio di qualsiasi descrizione o spiegazione.

 

Qualche tempo fa, mi stavo lamentando delle dimensioni raggiunte da un testo iniziato con l’idea di realizzare un sintetico sunto di nozioni legate al mondo della cinotecnìa, che ormai di sunto non aveva più nulla perché aveva raggiunto una preliminare impaginazione di 800 pagine.

 

Di questa perplessità parlavo in un post nel quale mi chiedevo: «Se alla fine della raccolta preliminare del materiale ci si ritrova già con quasi 800 pagine di roba … ha ancora senso parlare di «sunto»??!!»

 

Un lettore rispose: «Un sunto esteso». Trovai quell’ossimoro di una genialità più unica che rara, perché non era solo una battuta; era l’esatto percorso che avevo fatto per scrivere il libro! Partito con l’idea di un sunto e debordato per ogni dove.

 

E così quella battuta diventerà il sottotitolo del libro.

 

Se volete sapere chi è l’autore di questa genialata, troverete il suo nome tra i ringraziamenti del libro. Qui non lo nomino perché nei contatti avuti nei quali mi ha gentilmente concesso l’utilizzo della battuta/definizione credo di aver percepito che è una persona molto riservata, per cui se volete sapere chi è vi tocca comprare il libro o andarvelo a leggere in biblioteca.

 

Ovviamente c’è anche un titolo. Ma di questo parlerò magari un’altra volta.