Ràpala
1 febbraio 2020
Non è l’invito rivolto a qualche scotennatore Sioux in un film western ma una famosissima marca storica di esche artificiali per lo spinning. Esche che hanno per lo più la forma di quelli che si definiscono «rotanti» o più prosaicamente «cucchiaini» oppure imitano piccoli pesci snodati.
Per inciso, questo mi fa tornare alla mente la battuta di un amico inglese che stava imparando (faticosamente) l’italiano con la sua abbondanza di vocali (rispetto all’inglese, naturalmente) che disse che il giorno più difficile per lui fu quello in cui dovette imparare a dire, appunto, «cùc-chià-ì-nò», nome che pronunciava con uno staccato da lussarsi ogni volta la mandibola.
Tornando ai Rapala, lo «spinning» non è solo un’attività aerobica di gruppo fatta su una cyclette, ma anche una tradizionale tecnica di pesca. Si tratta di una forma di pesca semplice in sé ma allo stesso tempo difficile per quanto riguarda l’esecuzione. Consiste nell’effettuare molteplici lanci dell’esca – che è esclusivamente artificiale – a distanza recuperando subito dopo.
La difficoltà sta nel conferire movimenti corretti alla canna (il c.d. jerking) e conseguentemente all’esca, simulandone la vitalità. La maggior parte delle esche artificiali dispone di una paletta in corrispondenza del muso, che aiuta durante il recupero a simulare il movimento reale. Si tratta di una pesca molto dinamica che si pratica stando sempre in piedi e con canna in mano, lanciando e recuperando continuamente,che necessita di una continua ricerca del pesce. Spesso accade di spostarsi anche per centinaia di metri, se non chilometri, dal punto di partenza.
L’obiettivo è quindi di riprodurre con l’esca il naturale movimento del pesce, che nella catena alimentare rappresenta la preda attaccata da pesci predatori più grandi (trote, lucci, cavedani, persici) ma non è infrequente allamare anche qualche onnivoro di grossa taglia come le carpe.
Le esche artificiali per lo spinning sono di vario tipo: siliconiche, lipless, minnow, ondulanti, spinner, rotanti (cucchiaini). Tra i rotanti e i minnow più famosi ci sono proprio quelli della finladese Ràpala (dal nome del suo fondatore Lauri Rapala), che costruisce esche artificiali da quasi un secolo.