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L’origami modulare

  22 febbraio 2020 Banner origami

OrigamiCome è noto, l’origami è l’arte giapponese di piegare la carta (da ori, piegare e kami, carta).

 

L’origami classico parte da un singolo pezzo di carta, solitamente un quadrato, per realizzare, senza utilizzo di colla e forbici, strutture anche molto complesse.

 

Gli origami modulari sono invece particolari origami composti da tanti pezzi identici l’uno all’altro. Sono probabilmente il modo più semplice e interessante per creare complesse figure geometriche tridimensionali.

 

Mi sono appassionato a questo aspetto, per un periodo della mia vita, arrivando a costruire strutture anche molto complicate, ma veramente piacevoli da vedere, per forma e colore. In particolare risultano notevoli i poliedri stellati: poliedri le cui facce fungono da base per ulteriori proiezioni spaziali della struttura.

 

Non arrivo a padroneggiare tutti gli aspetti matematici collegati a questa tecnica di costruzione come invece è in grado di fare mia moglie, che – come è noto ai lettori di questo blog – è un matematico.

 

Ma anche solo imparare la tecnica è piacevole ed estremamente rilassante, specie se utilizzata in un pomeriggio di pioggia e accompagnata da una tazza di tisana fumante. Inoltre il risultato finale diventa un bel soprammobile che serve ad adornare le stanze della propria abitazione.

 

Per la cronaca, i primi passi nell’acquisire la tecnica, li ho imparati su un libro degli anni ’80 proprio dedicato ai giochi basati su aspetti della topologia (lo studio delle proprietà delle figure e delle loro modificazioni). Non credo sia più in commercio, ma ci sono i testi di Tomoko Fuse, considerata internazionalmente la «regina» dell’origami.