Le saghe di Asimov
13 febbraio 2020
Un altro autore che non è da meno quanto a capacità di creare saghe fantastiche – come JRR Tolkien – è senz’altro il «mitico» Isaac Asimov. È stato uno dei più grandi scrittori di fantascienza e divulgatori scientifici del mondo.
È nato in Bielorussia ma emigrò a soli tre anni con la famiglia negli Stati Uniti, stabilendosi a Brooklyn. Divenne un biochimico affermato. La sua passione per il fantascientifico è stata riversata nella sua enorme bibliografia, che comprende svariati cicli e saghe.
Personalmente l’ho conosciuto attraverso il «Ciclo della Fondazione», con tutti i suoi sequel e prequel, ma tanti lo ammirano per il suo «Ciclo dei Robot»dove elaborò le prime (letterarie) Leggi della Robotica a cui si attennero poi una moltitudine di scrittori di fantascienza che vennero dopo di lui.
Inutile dire che le opere, a volte di notevole estensione, avvincono il lettore sino a fargli attendere con trepidazione l’inizio del capitolo successivo. La fantasia messa nella costruzione dei suoi mondi è, a dir poco, sbalorditiva.
La produzione letteraria è a dir poco consistente, costituita, in particolare da innumerevoli racconti e antologie, oltre che da romanzi gialli e per ragazzi e senza dimenticare i saggi di divulgazione scientifica. Tutto questo «oltre» ai romanzi di fantascienza per cui è famoso.
Qui di seguito un tentativo di dare qualche indicazione per una lettura delle sue opere, focalizzata sulle sue saghe e cicli più famosi di fantascienza.
Romanzi
- La fine dell’eternità (The End of Eternity – 1955)
- Viaggio allucinante (Fantastic Voyage – 1966)
- Neanche gli dei (The Gods Themselves – 1972)
- Destinazione cervello (Fantastic Voyage II: Destination Brain – 1987)
- Nemesis (Nemesis – 1989)
- Notturno (con Robert Silverberg) (Nightfall – 1990)
- Il figlio del tempo (con Robert Silverberg) (The Ugly Little Boy, 1992)
- Robot NDR-113 (con Robert Silverberg) (The Positronic Man – 1993)
Antologie
- Maledetti marziani (The Martian Way and Other Stories 1955)
- La Terra è abbastanza grande (Earth Is Room Enough, 1957)
- Nine Tomorrows (Nine Tomorrows – 1959)
- Antologia personale (Nightfall and Other Stories, 1969)
- Asimov Story (The Early Asimov, 1972)
- Il meglio di Asimov (The Best of Isaac Asimov, 1973)
- Testi e note (Buy Jupiter: and Other Stories, 1975)
- Il vento è cambiato (The Winds of Change, 1983)
- Fantasimov (The Alternate Asimovs, 1986)
- Le migliori opere di fantascienza (The best Science Fiction of Isaac Asimov, 1986)
- Sogni di robot (Robot Dreams, 1986)
- Visioni di robot (Robot Visions, 1990)
- Gold. La fantascienza allo stato puro (Gold, The Final Science Fiction Collection, 1995)
Grande Universo della Fondazione
- Ciclo dei Robot
- Io, robot (I, robot, 1950)
- Il secondo libro dei robot (The Rest of the Robots, 1964)
- Antologia del bicentenario (The Bicentennial Man and Other Stories, 1976)
- Tutti i miei robot (The Complete Robot, 1982)
- Abissi d’acciaio o La metropoli sotterranea (The Caves of Steel – 1954)
- Il sole nudo (The Naked Sun – 1957)
- I robot dell’alba (The Robots of Dawn – 1983)
- I robot e l’Impero (Robots and Empire – 1985)
- Ciclo dell’Impero
- Le correnti dello spazio (The Currents of Space – 1952)
- Il tiranno dei mondi o Stelle come polvere (The Stars, Like Dust – 1951)
- Paria dei cieli (Pebble in the Sky – 1950)
- Ciclo delle Fondazioni
- Preludio alla Fondazione (Prelude to Foundation – 1988)
- Fondazione anno zero (Forward the Foundation – 1993)
- Fondazione o Cronache della galassia o Prima Fondazione (Foundation – 1951)
- Fondazione e Impero o Il crollo della galassia centrale (Foundation and Empire – 1952)
- Seconda Fondazione o L’altra faccia della spirale (Second Foundation – 1953)
- L’orlo della Fondazione (Foundation’s Edge – 1982)
- Fondazione e Terra (Foundation and Earth – 1986)