Le rose e la storia
6 marzo 2020
Le rose sono fiori che mi affascinano. In ogni epoca storica è possibile trovare citazioni su questo fiore. Le foglie fossili ritrovate in America Settentrionale, Francia, Germania, Giappone e Cecoslovacchia, indicano che le rose esistevano già 4 milioni di anni fa. Agli inizi del ‘900, sui resti dove sorgeva il palazzo di Minosse a Cnosso, furono trovati affreschi e pezzi di ceramica che hanno rivelato come i greci coltivasse le rose già nel 1800 a.C. Nella mitologia classica greca, la rosa è legata alla figura di Afrodite, la dea dell’amore, del vincolo matrimoniale e della fedeltà.
Nell’Antico Egitto, dalle rose si ricavavano olii e profumi che venivano utilizzati nelle cerimonie in onore di Iside e nel culto dei morti, mentre in Persia arricchivano i giardini con i loro colori e profumi. Dalla Persia la rosa fu portata a Babilonia, dove, unita all’aquila e alla mela diventò il simbolo dell’autorità dello Stato. In Cina la coltivazione delle rose si diffonde dal 500 a.C. e perfino Confucio cita i roseti di Pechino.
Nel Medio Evo, l’arte del giardinaggio si sposta all’interno dei monasteri e dei conventi, dove i monaci si dedicano alla coltivazione di piante officinali e ornamentali, tra cui troviamo anche le rose alle quali venivano riconosciute, oltre alla bellezza, anche virtù medicinali. La rosa assume un significato mistico, sia per la corona di spine che viene posta sul capo di Gesù, sia perché il fiore della Madonna, spesso raffigurata con il cuore trafitto dalle spine. Grazie ai commerci europei, nascono nuovi ibridi e le varietà delle rose vengono esportate ed importate attraverso il Mediterraneo in tutta l’Europa.
Nel 1255 re Edoardo I d’Inghilterra, sposa la regina Eleonora di Castiglia, appassionata di giardinaggio, che aveva alle sue dipendenze due giardinieri portati dall’Aragona. Edoardo diventa un appassionato di piante e il suo giardino alla Torre di Londra, ospitava diversi rosai come pure ciliegi, salici, peonie, gigli e peschi. Sempre in Inghilterra è famosa la guerra delle due rose, dove l’esercito della rosa bianca, simbolo della dinastia York, combatteva contro quello della rosa rossa, simbolo dei Lanchaster.
Durante il Rinascimento, i pittori dipingono la rosa come un elemento di decorazione. Nel 1700 nasce la Botanica sistemica, nella quale vengono descritte le cinque rose capostipiti, ovvero le progenitrici degli ibridi attuali, esse erano: la Rosa gallica, la Rosa centifolia, la Rosa alba, la Rosa moscata e la Rosa damascena.
La prima, è originaria della Francia ed è quella più diffusa e di cui si hanno più notizie. La Rosa centifolia, resistente al gelo, viene spesso citata come Rosa di Provenza e diventa nota verso la fine del 500. La Rosa alba, invece è rifiorente e sono proprio i suoi fiori, candidi o appena rosati, a renderla particolare grazie al loro profumo. Originaria dell’Himalaya, la Rosa moscata, è molto delicata poiché non ama il freddo intenso. L’ultima infine, generalmente di colore rosa, è molto robusta, più alta della gallica emette, in fioritura, un profumo molto intenso che la contraddistingue dalle altre.
L’amore per la coltivazione delle rose raggiunge il suo punto di massima grazie all’imperatrice Giuseppina Bonaparte di Francia, la quale, nei suioi giardini, vantava quasi tutte le specie di rosa allora conosciute. Purtroppo alla sua morte, la collezione non ricevette più le cure necessarie e i roseti rimasti sono solo una piccola parte rispetto a quelli originari.
Nel corso dei secoli e fino ad oggi, molte varietà di rose, che gli ibridatori avevano creato nel XIX secolo, sono andate perse e ancora oggi, a causa delle mode del momento, molte specie non ci sono più ma, nonostante tutto, le rose continuano ad evocare miti, leggende e simbolismi che hanno ben interpretato nei secoli e nei millenni passati.
Esistono tante varietà di rose, alcune molto diverse tra loro per forma, colore, dimensione, un mondo vario che possiamo distinguere in 5 gruppi principali: le rose botaniche, le rose antiche, le rose moderne, le rose rampicanti, le rose in miniatura e a cespuglio.
- Le rose botaniche sono le più antiche da cui hanno poi avuto origine le altre specie. Sono molto resistenti e crescono in maniera spontanea. Più di 100 varietà di rose ne fanno parte, tra cui la gallica (o centifoglia) e la rosa canina.
- Le rose antiche sono ibridi creati a partire dalle rose botaniche che avvengono anche in natura oppure creati apposta da appassionati. Ne fanno parte varietà molto rare e anche preziose che si trovano in serre e vivai specializzati. Tra le più conosciute troviamo la rosa damascena, con dei bellissimi fiori a forma di coppa di un rosa molto intenso, la rosa alba coltivata fin dal Medioevo con fiori rosa o bianchi e la rosa bourbon con fiori molto grandi.
- Le rose moderne o rose Tea, sono le più diffuse e il loro nome deriva dal fatto che in Oriente, da dove hanno origine, erano utilizzate per la preparazione del tè. Hanno fiori grandi e steli robusti con foglie lucide dai colori diversi che vanno dal rosa al bianco, al rosso al giallo. Tra gli ibridi della orsa Tea troviamo la blue moon, la Duke of Windsor e la Madama Butterfly.
- Rose rampicanti sono adatte a giardini e terrazzi e permettono di creare dei piccoli angoli di paradiso. Possono crescere sulle pareti, ricoprire strutture come gazebo, pergolati. Sono molto resistenti e facili da coltivare. Ci sono quattro tipi di rose rampicanti: Rose Climber, Rose Rambler, Rose Noisette, Rose inglesi rampicanti.
- Rose in miniatura e a cespuglio, la prima è una ibridazione tra la rosa chinensis e ibridi di Tea, hanno piccoli arbusti e non superano i 50 cm. di altezza. I fiori i fiori vanno dal rosa al rosso. Le rose a cespuglio sono create attraverso l’ibridazione di rose botaniche con rose antiche. Producono fiori rossi, grandi e crescono in cespugli di piccole dimensioni.
Nel linguaggio dei fiori, la rosa, è simbolo per eccellenza della grazia e della bellezza.
- La rosa rossa rappresenta il desiderio, la passione, la gioia, la bellezza, il rapporto sessuale. Non a caso il rosso rappresenta il colore dell’amore, ma attenzione, bisogna regalarne sempre in numero dispari.
- La rosa bianca è il fiore della luce; simboleggia l’innocenza, la verginità, lo sviluppo spirituale, il fascino, la purezza.
- La rosa bianca e rossa rappresentano l’unione di fuoco ed acqua, una specie di unione degli opposti.
- La rosa blu rappresenta il mistero e la saggezza.
- La rosa rosa si può regalare a un caro amico come segno d’affetto.
- La rosa arancio è ideale per incarnare il fascino.
- La rosa corallo simboleggia il desiderio.
- La rosa a quattro petali raffigura la divisione in altrettanti parti del cosmo (terra, acqua, fuoco e cielo), in altre parole gli elementi che nell’antichità alcuni filosofi consideravano primordiali e dai quali traeva origine tutto il creato.
- La rosa a cinque petali rappresenta invece il microcosmo.
- La rosa gialla accesa è il vessillo della gelosia.
- La rosa giallo-pallido esprime la titubanza in amore e richiede conferma.
- La rosa gialla ornata di rosso indica l’amore tenero ed eterno.
- La rosellina selvatica simboleggia l’innocenza.
- La rosa screziata è segno di amore tradito.