L’araldica

  24 febbraio 2020

L’araldica o “arte del blasone” è un insieme di codici e di regole sviluppate nei secoli per riconoscere, descrivere e catalogare gli elementi grafici utilizzati nello stemma di una persona, una famiglia, un gruppo di persone o una istituzione. Dal punto di vista grafico è vicina allo studio delle bandiere o dei loghi e marchi identificativi di natura commerciale o industriale.

 

È sotto l’aspetto grafico, prima ancora che storico, che l’ho conosciuta e si tratta di un campo incredibilmente vasto e codificato nei secoli da risultare affascinante. L’araldica dà la possibilità a chiunque – indipendentemente dallo stile o dall’epoca e dal luogo in cui si vive – di produrre un oggetto grafico, il cosiddetto stemma – che contiene tutte le informazioni essenziali per corrispondere senza alcun errore alla stringata descrizione – definita blasone – dello stemma stesso. Perciò, se il disegno è stato eseguito secondo le regole araldiche, chiunque conosca tali regole è in grado di ricostruire l’esatta descrizione semplicemente guardando il disegno, e viceversa.

 

L’araldica si è sviluppata nel Medioevo in tutta l’Europa come un sistema coerente di identificazione non solo delle persone, ma anche delle linee di discendenza – il blasone poteva essere trasmesso in eredità ed esprimere il grado di parentela. Nacque dalla necessità di costituire identità e deposito di elementi esclusivi, sviluppando un vero linguaggio – con vocabolario e sintassi – sorprendente per rigore e precisione, che permette di descrivere rapidamente e senza ambiguità i blasoni più complessi.

 

Per diletto ho trovato anche il blasone di alcuni miei antenati che ho potuto ricostruire proprio seguendo le regole dell’araldica.