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La fantascienza

  26 febbraio 2020 Banner fantascienza

Guida galatticaUna delle mie amicizie in Facebook, scrittrice a sua volta e – come per lo più tutti gli scrittori – lettrice accanita, ha il dono di fare sempre domande interessanti. Non è la prima volta che pubblico le mie risposte alle sue domande, ma anche questa volta, magari l’argomento può interessare ad altri.

 

Recentemente mi ha scritto formulando una domanda di una semplicità disarmante, ma di una complessità tale che uno si chiede quanto indietro debba andare per rispondere correttamente e non restituire una enciclopedia come risposta.

 

Dare una risposta attinente e nell’ambito della richiesta a volte non è proprio semplice, senza finire per campi e valli, annoiando l’interlocutore e fornendo contemporaneamente soluzioni effettive al problema avanzato.

 

La domanda in questo caso, dopo i convenevoli di rito, era di questo tenore: «Volevo chiederti consiglio su un autore o un libro di fantascienza. A parte Asimov che ho già letto ce ne sono talmente tanti che non vorrei sbagliare la scelta. Hai qualche indicazione?»

 

E questa fu la risposta, che penso potrebbe interessare anche ad altri:

 

«Non so da dove iniziare con la tua domanda. L’argomento è sterminato.
A parte i «mostri» (Asimov, appunto, Heinlein, Clarke, Gibson, Ballard, Bradbury, Herbert, Dick ecc.) bisognerebbe capire qual è il «genere» di fantascienza che preferiresti (tecnologico, umanistico, apocalittico, punk, utopistico, distopico, ucronico, xenofiction, viaggi nel tempo ecc.).
Se vuoi qualcosa di originale (ma probabilmente li hai già letti), Douglas Adams – tutta la saga della Guida galattica per autostoppisti – e John Varley – per esempio la Saga di Titano (o Saga di Gaia o Gea, a seconda delle traduzioni: Titan, Demon e Wizard) – ma quest’ultima è difficile da trovare in italiano oggi.
Altrimenti buttati su qualche «classico»: La macchina del tempo oppure Uomini come dei o ancora La guerra dei mondi di Wells, Timeline di Crichton, La svastica sul sole oppure Ubik o anche Cacciatore di androidi (da cui il film Blade Runner) di Dick, 1Q84 di Murakami, Fahreneit 451 di Bradbury, La macchina della realtà oppure Neuromante di Gibson.
Ovviamente c’è tutto il Ciclo della fondazione di Asimov o Dune di Herbert.
Come ripeto è difficile dare consigli su questo vastissimo genere. Un po’ come consigliare uno tra le centinaia di romanzi rosa di Liala.»