La chitarra
2 febbraio 2020Mi piace la musica ma non sono mai riuscito a imparare a suonare decentemente uno strumento. Non ci sono portato proprio, nonostante il fatto che mi piacerebbe davvero riuscirci.
Ho sempre avuto una venerazione per i grandi chitarristi, forse perché si tratta di un strumento «semplice» che ti puoi portare dietro ovunque e dove molta dell’abilità nel suonarla dipende dalla tecnica personale.
La mia stima aumenta esponenzialmente nei riguardi dei chitarristi «veloci» che sono in grado di tirare fuori dallo strumento melodie e «riff» di incredibile complessità e variabilità sonora in tempi ristrettissimi. Insomma qualcosa che io non riuscirei imparare a fare nemmeno in cent’anni.
Per dare un’esempio di quello che intendo vi invito ad ascoltare alcuni di questi riff (a solo) «stratosferici» da alcuni dei più grandi chitarristi (elettrici e non) degli ultimi tempi:
- Joe Bonamassa, This Train, 2016
- Mark Knopler (Dire Strats), Setting Me Up, 1978
- Leo Kottke, Vaseline Machine Gun, 1969
- Steve Vai, The Duel – dal film «Mississipi Adventure», 1978
- Alvin Lee, I’m going Home (Ten Years After) – dal concerto di Woodstock, 1969
- Eric Clapton, After Midnight, 2008
- Jimi Hendix, All Along The Watchtower, 1968