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Il cubo di Erno

  23 febbraio 2020 Banner Rubik

Cubo di RubikAgli inizi degli anni ’80 si diffuse la febbre del «cubo» e anch’io ne fui contagiato.

 

Ernő Rubik è un designer e architetto ungherese all’istituto universitario d’arte e design di Budapest. Deve la sua notorietà all’invenzione dell’omonimo cubo e di altri giochi di logica e strategia. Nel 1974 inventò il Cubo, che inizialmente fu chiamato «Magic Cube», rinominato «Rubik’s Cube» dai produttori industriali del gioco.

 

Di questo rompicapo sono state vendute centinaia di milioni di copie rendendo il cubo di Rubik il puzzle più venduto al mondo e da molti considerato il gioco più venduto della storia.

 

Agli inizi degli anni ’80 il Cubo inizia a diffondersi internazionalmente, dando origine a una moda e una vera e propria «mania collettiva» che farà del suo creatore la persona più ricca del suo paese.

 

Nonostante il cubo di Rubik abbia raggiunto il picco della sua popolarità all’inizio degli anni ’80, è ancora largamente noto e utilizzato. Molti speedcuber continuano a confrontarsi in competizioni internazionali nel tentativo di risolvere il cubo di Rubik nel tempo minore possibile e in varie categorie; dal 2003, la «World Cube Association» ha organizzato e regolamentato tornei e competizioni in tutto il mondo, registrando i record nelle varie categorie.

 

Del cubo furono create versioni oltre il 3x3x3 fino al 5x5x5 dallo stesso Rubik e da altri sino al 17x17x17. Dall’idea originaria del «cubo» nacquero moltissimi altri «twisty puzzles», giochi in forme diverse con i lati rotanti (piramidi, icosaedri, dodecaedri, etc.).

 

Il dato impressionante è il numero di possibili diverse configurazioni della facce del gioco: circa 4,33 x 1019 disposizioni diverse.

 

Molti appassionati del cubo utilizzano per scrivere i diversi algoritmi di risoluzione una notazione sviluppata da David Singmaster, per distinguere i vari movimenti eseguibili sul cubo che fa riferimento al modo in cui il risolutore sta impugnando il cubo, prescindendo dalla posizione in cui è orientato il cubo o dalla disposizione dei colori sulle sue facce.

 

Ai campionati di risoluzione del cubo (speedcubing) i vincitori impiegano pochi secondi a risolvere qualsiasi combinazione e riportare il cubo allo stato iniziale, con tutte le facce dello stesso colore. Il minor numero di mosse impiegato per una risoluzione in competizioni ufficiali è stato di 17, da Harry Savage nel 2019.