Hic sunt leones!

  11 gennaio 2020

Ci penso ormai da anni, ma non me l’ero mai sentita di provarci. Adesso ho iniziato a lavorarci, ma, come previsto, è un delirio.

 

Sto scrivendo (o meglio organizzando il materiale) per scrivere quello che penso sarà il mio ultimo libro di cinotecnia. Ormai comincio ad essere un po’ troppo vecchio per fare l’«enfant prodige».

 

È incredibile il numero di refusi che si ritrovano negli scritti del mio passato, recente e meno recente, nonostante questi testi siano stati letti, riletti, controllati da altri, ecc. Per fortuna i software di correzione oggi sono a dir poco prodigiosi; ti avvertono persino delle concordanze sbagliate o dei caratteri mancanti.

 

Comunque, per tornare al progetto, ero partito con 800 pagine di materiale base, ma nello sviluppo sono lievitate paurosamente e ora spero solo di rimanere nelle 2.000 (di pagine). Poi bisognerà farci una rilegatura da carrarmato per tenere insieme il tutto.

 

Quella che vedete qui è una ipotesi di copertina/frontespizio. Se leggendo vi viene in mente qualcosa di meglio scrivetemi a info@mariocanton.com Se poi ci fosse qualche grafico che ci sa fare, e si vuole cimentare, fatemelo sapere. Non ho certo i milioni di euro a disposizione, ma se ne valesse la pena, pagherei volentieri per una buona copertina, visto che sarà una specie di «testamento cinofilo» personale.

 

Per il momento veleggio verso pagina 650 e sto finendo la cinometria. Poi ci sarà la parte sul trattamento dati (una mini-parte di statistica sull’utilizzo delle misurazioni) e poi c’è tutto il mare magnum del movimento. La parte sulle reference è già a posto e l’avevo aggiornata settimane fa.

 

Ma soprattutto speriamo che all’editore – che già si è detto disponibile ad accogliere l’idea di dar vita alla «grande mappazza» – non venga un infarto quando vedrà la bozza.

 

Fatemi gli auguri.