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Distillato di Cinologia n. 94
Il trotto nel Dobermann

  1 luglio 2020 Banner trotto Dobermann

Distillato cinologiaIl trotto nel Dobermann

Una «pillola» di Funzionalità e, più precisamente, di analisi delle andature. Sul tema del trotto specifico del Dobermann.

 

Il Dobermann è ritenuto un cane galoppatore, sebbene non sia veloce come la maggior parte dei Levrieri (ma probabilmente più veloce di un Irish Wolfhound).

 

Come è caratteristica del Greyhound, il Dobermann nel portare la gamba anteriore in avanti non tiene il pastorale ribaltato parallelamente al terreno; lo porta in avanti a circa 45 gradi rispetto al suolo (figura in testata). Un veloce cane galoppatore presenta la lunghezza della gamba sotto il torace più lunga della profondità del torace (rapporto di snellezza appendicolare – RSA – di circa 1,3:1). Lo standard del Dobermann chiede che la lunghezza dal garrese al gomito sia approssimativamente uguale alla lunghezza dal gomito a terra (RSA di 1:1).

 

Quelli che sono stati misurati, raramente presentano questo rapporto; la maggioranza hanno una lunghezza della gamba sotto il torace che è circa il 10% più lunga della profondità del torace (Brown). Questo, senza dubbio, rende conto del fatto che il Dobermann abbia una velocità considerevolmente minore rispetto a un Levriero; anche un rapporto di 1,1:1 è comunque piuttosto corto per un cane galoppatore veloce.

 

Lo standard inglese ha un richiamo sul «movimento rotatorio dei quarti posteriori» espresso come segue: «L’andatura dovrebbe essere libera, equilibrata e vigorosa con buona distensione dei quarti anteriori, e una potente spinta dei quarti posteriori. Quando trotta, dovrebbe esserci una potente azione di spinta posteriore con movimento rotatorio dei quarti posteriori».

 

Il concetto di «movimento rotatorio» dei quarti posteriori (la capacità del piede di muoversi come un raggio sul bordo di una ruota che gira) probabilmente ha origine da un requisito simile chiesto nel mondo delle esposizioni di cavalli. I cavalli hanno un sollevamento del piede molto più accentuato durante il trotto e tendono a mostrare un movimento «rotatorio» del piede in avanzamento. Nessuno dei Dobermann osservati (Brown) ha mai esibito una azione «rotatoria» delle zampe in movimento. Anche se l’azione rotatoria non ha alcun beneficio funzionale per un cane al trotto o al galoppo, è comunque piacevole da vedere. Per le finalità estetiche del movimento alle esposizioni di bellezza, il movimento rotatorio ha dei pregi, ma certamente ridurrà la resistenza al trotto.

 

Ma d’altronde chi ha bisogno di resistenza quando si tratta di girare due o tre volte intorno a un ring di esposizione?

 

Il Dobermann, come i cani progettati per il galoppo, non ha una azione allungata delle zampe. Sebbene lo standard statunitense del Dobermann richieda una inclinazione all’indietro della scapola di 45 gradi e un angolo di 90 gradi alla punta della spalla, nessun cane osservato (Brown) ha mai esibito queste angolazioni, né dovrebbe averle, né le avrà mai. I soggetti esaminati presentano una inclinazione media della scapola di 25 gradi rispetto alla verticale, con la misura presa lungo la spina scapolare. La corta schiena del Dobermann ne riduce la flessibilità (della schiena) rispetto ai Levrieri. Questo riduce anche la velocità.

 

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Dobermann al trotto (figura in testata). Il Dobermann è progettato più come galoppatore che come trottatore. Come il Greyhound porta il pastorale in avanti a circa 45 gradi rispetto al suolo, questo è un indizio di tendini piuttosto tesi. Gli arti di un Dobermann sono troppo corti per le grandi velocità (circa 1,1 volte la profondità del torace). Al trotto, la zampa dovrebbe essere appoggiata all’incirca sotto l’occhio o l’orecchio e sollevata leggermente oltre il centro del corpo.

 

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[Brown, Curtis Maitland. Dog Locomotion and Gait Analysis. Wheat Ridge: Hoflin Publishing Ltd., 1986 – Canton, Mario. Princìpi di Locomozione. Porto Viro: Antonio Crepaldi Editore, 2013 – Howell, A. Brazier. Speed in Animals. Their Specialization for Running and Leaping. New York: Hafner Publishing, 1944 – Gambaryan, Petr Petrovich. How Mammals Run. Jerusalem (New York): Keter Publishing House Ltd. (John Wiley & Sons), 1974]

 

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Saluti a tutti e a rileggerci presto.