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Distillato di Cinologia n. 46
Definizione di schiena

  14 maggio 2020 Banner definizione schiena

Distillato cinologiaDefinizione di schiena

Una «pillola» di Struttura e, più precisamente, di anatomia. Sul tema della definizione del termine «schiena».

 

Negli anni recenti si sono accumulate interpretazioni diverse degli standard a motivo delle varie definizioni suggerite per la parola «schiena».

 

Secondo la definizione del dizionario, la schiena è: «negli esseri umani, la parte posteriore del corpo, estesa dal collo alla fine della spina dorsale; negli altri vertebrati, la corrispondente parte del corpo». Questo, naturalmente, include i cani e in termini tecnici si estende a tutte le vertebre toraciche e lombari. Nei testi di ippologia, c’è la tendenza a limitare la parola «schiena» alle vertebre vicine alla vertebra anticlinale.

 

La schiena, per definizione nelle esposizioni equine, è suddivisa nelle seguenti parti: garrese, schiena, lombo e groppa (pelvi). Evidentemente la parola «schiena» usata in questo senso è piuttosto differente dalla definizione del dizionario; essa include solo poche vertebre tra garrese e lombo. Sebbene questo possa avere un senso nell’uso in anatomia equina, certamente non ne ha quando viene impiegata per i cani in quanto i due possiedono strutture della spina dorsale molto differenti tra loro.

 

La differenza tra le linee superiori di ciascuna specie probabilmente è stata prodotta dalle differenze nelle abitudini alimentari e nel peso. I cavalli hanno un collo lungo (per raggiungere il terreno quando mangiano) e una testa lunga e pesante; questo richiede un garrese alto, e un garrese alto ostacola la flessione della schiena. Il notevole peso dei cavalli preclude loro la possibilità di correre con modalità a schiena flessibile; la flessione consumerebbe troppa energia. Il cavallo fa affidamento su arti lunghi per guadagnare velocità, e per muovere le sue lunghe leve, è necessaria una pelvi allargata con una grande massa muscolare sopra. Tale necessità di avere un garrese alto e una pelvi massiccia produce una linea superiore che è alta al garrese e alla groppa e bassa in mezzo. Gli ippologi trovano perciò conveniente dare un nome alla parte bassa di questa linea superiore e hanno adottato il termine «schiena» anche se «sella» o qualsia­si altro termine avrebbe prodotto minore confusione. Alcuni standard canini, quando stilati in origine, sono stati preparati da ippologi che hanno adoperato la definizione di schiena delle esposizioni equine.

 

Oggi non siamo più sicuri di quale significato fosse stato al termine adottato in ciascuno standard canino.

 

Schiena cavalloIl termine «schiena» nel cavallo (figura a lato) – Secondo il testo del capitano Hayes “Points of the Horse”, 7ª ed. – viene usato per definire l’area limitata evidenziata con «S» nell’illustrazione. L’area del garrese è indicate con «G» e il lombo con «L». Questa nomenclatura è logica per l’uso nel vocabolario ippologico, mentre un simile uso nei cani determina confusione. La schiena, in molti standard, significa l’intera schiena come definita dal dizionario (dal collo all’inizio della coda), non solo le cinque vertebre vicine alla vertebra anticlinale. Nel vocabolario delle mostre canine, sarebbe preferibile usare il termine di «regione anticlinale» per le ultime cinque vertebre toraciche, come viene fatto in questa sede.

 

I cani usano la modalità di corsa a schiena flessibile e questa richiede garresi relativamente bassi, muscoli della schiena molto forti e minore massa muscolare sopra la pelvi. In altre parole, i cani hanno spesso una linea superiore senza una visibile demarcazione tra il garrese e i lombi simile a quella che si trova nei cavalli; non esiste quindi una particolare necessità di dare un nome alla zona fra le due zone più elevate.

 

La cinofilia ha nomi per le varie parti della schiena: il garrese, il lombo (rene) e la groppa (pelvi). Tra garrese e lombi c’è un’area indifferenziata di cinque vertebre che approssimativamente corrisponde all’area denominata «schiena» nel vocabolario delle esposizioni equine (anche se il numero delle vertebre è differente). Alcuni autori di testi cinofili preferirebbero chiamare «schiena» la zona sopra queste cinque vertebre. Siccome queste cinque vertebre sono raramente visibili come unità separata sulla linea superiore del cane, l’uso in questo senso aggiunge solo confusione al concetto di un termine di per sé chiaro.

 

I cinofili e gli standard dovrebbero sempre restringere il concetto di «schiena» alle poche vertebre davanti ai lombi? Perché adottare l’uso delle esposizioni equine e ignorare l’uso comune fatto nell’ambiente della cinofilia? Se abbiamo bisogno di un termine per l’area tra il garrese e i lombi, il termine «area anticlinale» o «regione anticlinale» dovrebbe essere preferibile (si veda il distillato sulla spina dorsale e la definizione di vertebra anticlinale data nel distillato sull’arcuatura lombare). Potrebbe anche essere usato il termine «regione T-L» (connessione Toraco-Lombare).

 

DobermannNei distillati la parola «schiena» ha lo stesso significato attribuito dal dizionario e include tutte le vertebre toraciche e lombari. Non è limitata alle cinque vertebre tra il garrese e il lombo. Quando furono originariamente stilati gli standard risulta dubbio se l’uso del termine «schiena» fosse sempre inteso nel suo significato ristretto. In sintesi, il termine «schiena» come viene usato nel mondo della cinofilia ha molteplici significati.

 

Alcune razze canine, come il Dobermann (figura a lato), presentano un riempimento muscolare trasversalmente alla vertebra anticlinale; perciò la loro linea superiore non evidenzia alcuna incisura o avvallamento. La vertebra anticlinale (quella con la più breve proiezione sopra la spina dorsale) su questa razza può essere localizzata al tatto, ma non a vista. I Beagle hanno spesso un piccolo avvallamento a livello della vertebra anticlinale, visibile in particolare quando il cane trotta.

 

[Canton, Mario. Princìpi di Locomozione. Porto Viro: Antonio Crepaldi Editore, 2013]

 

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Saluti a tutti e a rileggerci presto.