Libri & Natura Il sito di Mario Canton

Distillato di Cinologia n. 3
Il canter

  30 marzo 2020 Banner distillati cinofilia

Distillato cinologiaIl canter

Tra le andature simmetriche e i galoppi si trova il canter. Il «canter» (lope), una andatura più lenta del galoppo e non così affaticante, è a tre tempi (battute) per ciascuna falcata – due gambe si muovono separatamente e due come un diagonale appaiato (es.: PS e AD allo stesso tempo, poi AS, poi PD seguiti da PS e AD di nuovo in contemporanea).

 

[AD = anteriore destro; AS = anteriore sinistro; PD = posteriore destro; PS = posteriore sinistro]

 

Quando il cane «guida» con il piede anteriore di sinistra, l’anteriore destro si muove simultaneamente con il posteriore sinistro.

 

Il cantering a volte viene descritto come «galoppo raccolto» o lope (piccolo galoppo, cavallina, salti e balzi; specialmente nei cavalli), ma questi riferimenti sono alla velocità piuttosto che allo schema degli «appoggi», perché i tempi di riferimento nelle sequenze di galoppo e canter differiscono sotto questo aspetto.

 

Il canter è una andatura basculante (o meglio, beccheggiante: effetto «cavallo a dondolo») con un notevole movimento di saliscendi all’anteriore e al posteriore ma poco sul centro di gravità.

 

A motivo della lenta velocità, il canter si dimostra una andatura di resistenza che può essere usata per ore e talora viene vista nei cani da slitta. Cani e cavalli a loro piacimento sono in grado di cambiare il paio diagonale di piedi che viene appoggiato simultaneamente.

 

Molti cani che cacciano al galoppo o che inseguono la preda a vista con velocità elevate e con accelerazioni improvvise, usano il canter come andatura di «cerca», perché nel momento in cui devono aumentare bruscamente la velocità sono già nello schema di movimento degli arti caratteristico dei galoppi (sequenza degli appoggi) e quindi possono reagire più velocemente.

 

Saltare nella condizione migliore è soltanto un’estensione verso l’alto del canter, in cui il cane aggiunge un po’ più di elevazione e propulsione orizzontale per superare un ostacolo.

 

Nel canter, gli arti posteriori effettuano la spinta uno davanti all’altro, dirigendo il corpo in avanti. Gli arti anteriori allora si distendono in fuori e atterrano uno davanti all’altro. Gli arti anteriori trasportano il corpo del cane in avanti mentre flette la spina dorsale, alza gli arti posteriori e li oscilla in avanti sino al passo seguente.

 

La gamba anteriore che si distende in avanti ed atterra davanti all’altra viene definita «gamba guida». La maggior parte dei cani ha una gamba guida preferita ma possono anche cambiare e utilizzare l’altro arto anteriore come gamba guida.

 

Un cane può cambiare «guida» quando è affaticato e preferisce utilizzare un insieme differente dei muscoli per un certo periodo. Un cane può anche scegliere di cambiare «guida» per fare una svolta stretta o per poter arrivare nel punto preferito di decollo per effettuare un salto.

 

I cani possono anche essere addestrati a identificare quando sia richiesto un cambiamento di «guida» e possono cambiare facilmente da una «guida» destra a una «guida» sinistra e viceversa. Questo determina una maggiore agilità, una maggiore velocità e fluidità di prestazioni e ridotto rischio di lesioni dovute alle prestazioni.

 

Il canter è una andatura che permette anche con facilità che il cane modifichi la lunghezza del passo e la velocità. Questo lo rende una andatura ideale da usare – per esmpio nei salti – perché fornisce al cane la flessibilità nell’eseguire cambiamenti all’ultimo istante della lunghezza del passo e della velocità in modo da arrivare nel punto ottimale di decollo.

 

Un accenno a quello che viene definito «entrare nel canter», per effettuare un percorso che preveda salti, isolati o in successione.

 

I cani che sono lasciati «in piedi» sulla linea di partenza tendono a trottare per alcuni passi prima di rompere nel canter in preparazione al primo salto. Se la linea di inizio è situata vicino al primo salto, questa lascia frequentemente al cane un solo passo di canter prima di saltare per superare l’ostacolo.

 

Al contrario, i cani che vengono lasciati «seduti» sulla linea di partenza tendono a balzare in avanti con le gambe posteriori e a iniziare a muoversi immediatamente al canter. Ciò permette loro di accelerare più velocemente e raccogliersi o estendersi adeguatamente in preparazione al primo salto.

 

[Zink, Christine M. Peak Performance. Baltimore: Canine Sport Productions, 1992 — Jumping from A to Z. Lutherville: Canine Sport Productions, 1996]

 

È evidente che il primo salto in una prova di agility viene affrontato di solito con minor sicurezza e spesso con uno stile di salto differente rispetto al resto dei salti nel corso della gara.

 

Questo «fenomeno del primo salto» è chiaramente visibile nella vasta maggioranza dei cani e suggerisce che gli allenatori dovrebbero svolgere programmi specifici per aiutare il cane ad aggiustare questo primo salto. Il consiglio è di lasciare seduto il cane all’inizio della corsa e piazzarlo più indietro della linea di partenza.

 

Nell’obedience, invece, ogni salto è il primo salto. Questo è uno dei motivi che rende il salto nell’obedience difficile. Oltre a questo, gli ostacoli solidi impediscono al cane di percepire da lontano i limiti dell’ostacolo prima di saltare.

 

Come ultima considerazione, si sottolinea che il canter è una andatura ideale da utilizzare per i salti, perché al canter, la lunghezza della falcata del cane (distanza fra i punti in cui la gamba guida colpisce terra su due passi in successione) può essere alterata prontamente, permettendo correzioni al punto di decollo.

 

———

 

Saluti e a rileggerci.