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Distillato di Cinologia n. 1 
Denominare i galoppi

  28 marzo 2020 Banner distillati cinofilia

Distillato cinologiaDue parole

Inauguro – o meglio proseguo – con questo post un’idea iniziata 18 anni fa quando aprii – assieme ad alcuni amici – il mio primo sito cinofilo, che tutt’ora resiste anche se ormai riconvertito (a vetrina delle novità letterarie in ambito cinofilo italiano).

 

Allora producevo di tanto i tanto dei brevi articoli di cinotecnia che affrontavano circoscritti argomenti dei quali avevo a volte scoperto sviluppi nella ricerca tecnico-scientifica durante il mio nomadismo cinologico. Alcuni di questi girano ancora per la rete dopo quasi vent’anni. Ho pensato che ora che ho un blog tutto mio potevo riprendere quella vecchia iniziativa e scrivere qualche «pillola» di cinologia. Magari niente di particolarmente strutturato, ma di materiale ormai ne ho accumulato talmente tanto che di sicuro non avrò problemi a trovare «ispirazione».

 

Non so se ne varrà la pena perché in genere ben pochi, pur se appassionati, hanno il tempo di dedicarsi alla lettura di determinati argomenti, che a volte hanno il sapore di esoteriche discussioni tra iniziati di una setta segreta. Forse mi sbaglio, forse no, ma anche chi mi segue si stacca con difficoltà dallo scrollamento compulsivo dei post in Facebook (o simili) per andarsi a leggere un articolo, magari non molto esteso ma sicuramente di tenore perlomeno semi-serio.

 

Perciò non saprei proprio prevedere se l’iniziativa avrà un certo gradimento o meno visto che si tratterebbe di argomenti di cinotecnia condensata che trovano già ampia trattazione nei miei libri ed ebook in materia. Magari fatemi sapere se a qualcuno può interessare la cosa e grazie alla quarantena del Coronavirus provo a preparare qualcosa, pur non avendo più molto tempo a disposizione negli ultimi tempi. Se volete farmi conoscere il vostro pensiero, scrivetemi pure all’indirizzo di seguito: info@mariocanton.com Saluti e a rileggerci.

 

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Denominare i galoppi

Nella denominazione dei vari tipi di galoppo sono generalmente usati il numero di piedi sul terreno (formula di sostegno) e il numero delle volte in cui tutti i piedi sono sollevati dal terreno.

 

Howell fu probabilmente il primo a sottolineare che, all’aumentare della velocità, diminuisce il numero dei piedi sul terreno allo stesso tempo.

 

• [Howell, A. Brazier. Speed in Animals. Their Specialization for Running and Leaping. New York: Hafner Publishing, 1944]

 

Quando una formula di sostegno, che è basata sul numero di piedi sul terreno, durante ciascuna fase dell’andatura, cambia, passando da una velocità più bassa a una più alta, il numero degli zeri (quando nessun piede è sul terreno, fase chiamata «sospensione») aumenta nella formula e i numeri che indicano i piedi sul terreno diminuiscono.

 

Vediamo come si scrivono le formule di sostegno per galoppi che aumentano di velocità. Nei galoppi, normalmente, devono essere considerate 8 posizioni di sostegno prima che un ciclo si ripeta. Ciascun piede ha una fase quando è sul terreno ed un’altra quando è in aria. Dal momento che ci sono 4 piedi e 2 fasi per ciascun piede, ci saranno 8 posizioni di sostegno. In alcuni casi, quando si verificano appoggi simultanei, si verificheranno meno di 8 posizioni

 

La formula di sostegno del «galoppo lento» è un piede sul terreno, poi 2, poi 3, poi 2, poi 3, poi 2, poi 1, poi nessuno, descritto schematicamente come segue, prima che il ciclo si ripeta:

 

1-2-3-2-3-2-1-0

 

Il «galoppo pesante» (galoppo diagonale o a singola sospensione) di cavalli e cani di grande mole è:

 

1-2-1-2-1-2-1-0

 

Il «galoppo leggero» (chiamato galoppo a doppia sospensione nei cani) è:

 

1-2-1-0-1-2-1-0

 

Il «galoppo veloce» (a tripla sospensione, come raramente visto nei ghepardi e talora nei Greyhound) è:

 

1-2-1-0-1-0-1-0

 

Il «galoppo velocissimo» (a quadrupla sospensione) è:

 

1-0-1-0-1-0-1-0

 

Questi nomi dei galoppi sono quelli usati da Gambaryan e non sono necessariamente gli stessi che vengono usati da altri. Gambaryan asserisce anche di aver rilevato le orme di un cucciolo di Pamir argalis (un tipo di pecora selvatica asiatica) che riteneva stesse usando la formula del galoppo velocissimo (quadrupla sospensione).

 

• [Gambaryan, Petr Petrovich. How Mammals Run. Jerusalem (New York): Keter Publishing House Ltd. (John Wiley & Sons), 1974]

 

Se la sua osservazione è corretta, sarebbe stata la prima volta che qualcuno segnalava un animale che usava il galoppo velocissimo, il quale, incidentalmente, ha la formula di sostegno del più veloce «passo» (inteso come tipo di andatura simmetrica) possibile.

 

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Alla prossima. Saluti.